don Fabio Corazzina, in un frame del video in cui celebra messa vestito da ciclista
Come tutte le personalità forti è destinato a dividere. Una dimostrazione arriva dai social, strumento che lui stesso - come è chiaro dall'episodio che l'ha portato alla ribalta mediatica, la Messa celebrata in divisa da ciclista - ama utilizzare per diffondere la sua testimonianza di fede: su Facebook sono attivi due gruppi dal tenore e dagli obiettivi del tutto divergenti, ovvero "I fans di don Fabio Corazzina" e "Dimissioni di don Fabio Corazzina".
Chi è
Don Fabio Corazzina nasce a Castenedolo, in provincia di Brescia, nel 1960. Cascata di capelli ricci, pizzetto, sorriso gioviale. Anche il pubblico tv ha imparato a conoscerlo, complici alcune sue ospitate a talk-show e programmi di approfondimento in cui non ha esitato a prendere posizioni contro corrente rispetto al "mainstream" della Chiesa, a partire da una chiara apertura sulle unioni gay, e a esprimere opinioni fortemente critiche nel confronto dell'invio di armi all'Ucraina e, comunque, improntate a un pacifismo senza compromessi.
Ordinato sacerdote nel 1984, a 24 anni, ha svolto una serie di incarichi nella diocesi della Leonessa: è stato curato a Santa Eufemia della Fonte a Brescia (1984 - 1991); curato a Rovato (1991 - 2000); curato a San Bartolomeo a Brescia (2000 - 2002); curato a San Giovanni Evangelista sempre nel capoluogo (2002 - 2005); presbitero collaboratore a San Giovanni Evangelista in città (2005 - 2009); presbitero collaboratore a S. Maria in Silva in città, parrocchia che guida dal 2009. Dal 2020 è parroco di Santa Maria Nascente nel quartiere Fiumicello. Fra il 2005 e il 2009 è stato coordinatore nazionale di Pax Christi, movimento cattolico internazionale che dal 1945 ha messo al centro della sua missione la pace e il pacifismo.
Fra scuola e palcoscenico tv
Don Fabio Corazzina ha a lungo insegnato religione nei licei bresciani. Ora gira le scuole del territorio per parlare di pace e non violenza. Nella sua missione ha seguito gli obiettori di coscienza e numerose esperienze di volontariato internazionale. E' stato ospite di numerose trasmissioni tv, in cui ha "duellato" con esponenti politici come il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri e il segretario leghista Matteo Salvini. Nel 2013 fu bersaglio di un atto fra il vandalismo e l'intimidazione: la sua auto fu ricoperta di svastiche tracciate con la vernice spray. Nel 2014 finì sulla copertina di Famiglia Cristiana, il noto settimanale cattolico, come "modello" dei sacerdoti che seguono l'esempio di papa Francesco. Interviene spesso anche sulle onde di Radio Onda d'Urto, storica emittente della sinistra radicale italiana. La bicicletta è una passione ma anche il mezzo di trasporto prediletto per muoversi in città.