Conferma dal Dna: è il corpo di Laura Ziliani. Da chiarire le cause della morte

Si attendono i test tossicologici. Condizioni del cadavere incompatibili con la data della scomparsa

Laura Ziliani

Laura Ziliani

Temù, 18 agosto 2021 - La scienza lo ha confermato ufficialmente. Il corpo trovato domenica 8 agosto tra il fiume Oglio e la vicina pista ciclabile è quello di Laura Ziliani. Quello che già si sapeva, grazie al riconoscimento effettuato a causa di una malformazione al piede e a un paio di orecchini a pendente, è stato cristallizzato dall’esito dell’esame del Dna, che ha stabilito senza possibilità alcuna di dubbio che si tratta dell’ex vigilessa comparsa l’8 giugno scorso. Ora si attendono gli esiti dei test tossicologici, che potrebbero chiarire tanti aspetti.

Laura Ziliani prima di morire è stata narcotizzata o forse avvelenata? E se sì da chi? È stata sepolta sulla riva del fiume subito dopo la morte o quella vicino all’acqua e alla ciclabile è la sua seconda tomba? Prima potrebbe essere stata altrove, forse in un luogo fresco? I suoi organi interni, secondo l’autopsia, erano ben conservati e il corpo non presentava la presenza di larve e insetti. Il fatto che il corpo sia saponificato indicherebbe, comunque, che era sepolto nella sabbia umida e fredda da qualche tempo. Processo questo che aiuterebbe alla conservazione degli organi. Difficile dunque rispondere e fare ipotesi. Restano solo le certezze. Quel corpo è di Laura Ziliani. La donna è partita da casa venerdì 7 alle 20.10 e il passaggio della sua auto è stato registrato dalle telecamere di sorveglianza in funzione a Incudine, a pochi chilometri da Temù.

Laura non aveva con sé il telefono, ritrovato dalle figlie nella parte adibita a cantina taverna della sua abitazione, adiacente ai garage e non aveva l’orologio satellitare che usava sempre in caso di escursioni. Una delle figlie ne ha denunciato la scomparsa lo stesso 8 giugno all’ora di pranzo, spiegando che avrebbero dovuto vedersi alle 10.20 per andare in discarica. Laura Ziliani di casa non pare essere uscita, perché nessuna telecamera ne ha registrato il transito in centro a Temù. Nell’intricato groviglio di vicoli, però, sia auto sia persone possono passare senza essere riprese e questo è possibile fino alla ciclabile dove la donna è poi stata ritrovata. A rispondere saranno le indagini, serrate e attentissime.