Auto fuori strada a Darfo: operaio muore carbonizzato

Drammatico incidente lungo la Statale 42, la vettura è finita in un fossato. La vittima, Giorgio Rossi, lascia la moglie e due figli

I vigili del fuoco davanti ai rottami

I vigili del fuoco davanti ai rottami

Darfo, (Brescia) 25 gennaio 2021 - Esce di strada, finisce nella corsia di marcia opposta, precipita in un burrone, l’auto prende fuoco e lui muore carbonizzato. Drammatico incidente stradale nella tarda serata di sabato a Darfo, in Valcamonica. Il conducente – Giorgio Rossi, cinquantaquattro anni il prossimo marzo, operaio originario dell’alta valle di casa a Rogno, nella Bergamasca – ha perso la vita. Stando a quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia di Breno, sul posto con i vigili del fuoco, l’automobilista intorno alle 23 procedeva lungo la Statale 42 al volante di una Renault Megane. Viaggiava da Darfo in direzione di Brescia quando, appena superata l’uscita per Darfo Boario, per ragioni in corso di accertamento, ha improvvisamente perso il controllo dell’auto. In prossimità di una curva anziché assecondare la svolta è andato dritto, ha invaso la corsia di marcia sbagliata - in quel frangente dall’altra direzione per fortuna non arrivava nessuno - si è schiantato contro il guardrail, ha proseguito la corsa ancora per svariati metri, infine il veicolo è scivolato nella scarpata che costeggia la carreggiata. La macchina è caduta nel vuoto, compiendo un volo di una ventina di metri.

Dopo essersi ribaltata più volte, in concomitanza con l’impatto con gli alberi e il terreno ha preso fuoco. Impressionante la scena che si è presentata agli occhi dei soccorritori, alle prese con lamiere accartocciate e carbonizzate, la cui forma originaria era diventata irriconoscibile. Inutile sperare nel buon esito dell’operazione di recupero ad opera dei vigili del fuoco di Darfo, che con i volontari e l’autogrù del comando di via Scuole a Brescia hanno lavorato fino alle tre di notte: il conducente era ormai deceduto quando è stato estratto da quel cumulo di resti. Spetterà adesso ai carabinieri di Pisogne e della compagnia di Breno, che si sono occupati dei rilievi, ricostruire con esattezza gli antefatti dell’uscita di strada. Sull’asfalto non c’era nessun segno di frenata, un dettaglio che fa sospettare che l’automobilista sia stato colto da un malore. Giorgio Rossi lascia moglie e due figli.