Il Covid congela la crescita di Brescia

Ecco come è cambiata la demografia nel capoluogo per la pandemia

Il sindaco Emilio Del Bono

Il sindaco Emilio Del Bono

Brescia -  L’anno di Covid ferma la crescita demografica di Brescia che, tuttavia, si conferma polo attrattivo per la provincia. In 8 anni, il capoluogo ha visto un incremento di 11mila abitanti, arrivando a superare quota 200mila, con un dato costantemente in aumento. Il 2020 ha bloccato la crescita: si è passati dai 199.420 abitanti registrati a gennaio ai 199.304 di dicembre. Pesa l’effetto Covid, con circa 800 decessi in più rispetto a quelli normalmente registrati dal 2016, che hanno portato il saldo naturale (differenza tra nati e morti) a -1.491: nel quinquennio il dato peggiore era stato il -703 del 2018. A fare da contrappeso c’è il saldo migratorio: +1.375 nel 2020, contro i 2.489 del 2018.

"Vediamo una città che continua a essere attrattiva, tanto che, nonostante Covid, il calo è stato di sole 100 unità – sottolinea il sindaco Emilio Del Bono – l’arrivo soprattutto di popolazione giovane consente di non essere fortemente condizionati dalla denatalità". La fascia tra gli 0 ed i 14 anni resta ancorata a quota 27mila (27.371 nel 2020, 27.427 nel 2016), mentre si registra una crescita più importante tra i 15 ed i 64 anni (127.573 nel 2016, 131.805 nel 2020), segno dei trasferimenti in città di nuclei famigliari che probabilmente apprezzano il sistema di welfare (50 milioni la spesa annua del Comune), nonché l’infrastrutturazione. In crescita anche i nuovi cittadini, risalti sopra quota 2000 dopo il calo del 2018 e 2019 (ma nel 2016 erano 3mila).

Significativo anche l’aumento delle convivenze di fatto, passate dalle 38 del 2016 alle 539 del 2020. L’anno di Covid ha impattato invece sui matrimoni: gli uffici del Comune hanno registrato 1.070 atti di matrimonio nel 2020 contro i 1.500 degli anni precedenti. "Dopo anni di fuoriuscita dalla città – rimarca Del Bono – ora abbiamo il trend opposto, anche nei 14 Comuni dell’hinterland: possiamo così parlare di area metropolitana. Al contrario, si registra uno spopolamento tendenziale in alcune zone della provincia, soprattutto le valli".

Per mantenere i dati aggiornati in questi giorni in cui la rete informatica è stata messa ko dall’attacco hacker, il Comune ha strutturato un servizio navetta per andare a recuperare i certificati di nascita e morte tra gli ospedali ed onoranze funebri. Il bilancio demografico al 30 marzo 2021 parla di 198.987 persone, che arrivano a 209mila con i residenti all’estero.