"Corruzione e concussione" Carabinieri assolti dalle accuse

Per i due militari soltanto una pena lieve per l’ipotesi di rivelazione di segreti

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Assolti (“perché il fatto non sussiste“) dai reati più gravi, la corruzione e la concussione. Ha retto solo l’accusa della rivelazione di segreti d’ufficio, ma il gup Giulia Costantino l’ha riqualificata nella fattispecie meno grave, quella senza tornaconti personali. Risultato: una condanna mite, a 4 mesi con pena sospesa, che permetterà di essere reintegrati al più presto. Sono sollevati e soddisfatti l’ex comandante dei carabinieri del Nil (Nucleo ispettorato del lavoro) Giuseppe Serio e l’appuntato Gianluca Schina coinvolti in un’inchiesta per corruzione, concussione, abuso d’ufficio, rivelazione di segreti, falso e truffa e ieri in Tribunale per il processo in abbreviato. Coimputati un militare in pensione, Pasquale Venci (ora consulente per una società di sicurezza sul lavoro), il titolare di un bar di piazza Arnaldo a Brescia, Nicola Pasina, e il titolare di una cantina, Alberto Schiavi. Stando alla prospettazione Serio e Schina tra il 2018 e il 2019 - una trentina gli episodi contestati, 60 le imputazioni - avrebbero ricevuto cene, aperitivi e benefit da ristoratori e imprenditori in cambio di controlli soft. La Procura li accusava anche di avere percepito indebitamente 4mila euro di rimborsi chilometrici alterando relazioni di servizio. Assistiti, tra gli altri, dagli avvocati Alessandro Asaro e Massimo Bonvicini, Serio e Schina si erano detti innocenti, e le difese a fornito prove documentali.B.R.