Coronavirus, Sergio Scariolo: "Sulla mia Brescia un flagello, ora temo per mia madre"

Il tecnico: "Ho perso tanti amici per Covid-19. Un'intera generazione di italiani sta scomparendo, è una pena infinita"

Scariolo (ANSA)

Scariolo (ANSA)

Brescia, 6 aprile 2020 - Angoscia, commozione e sgomento. Sono i sentimenti che emergono dalle parole di Sergio Scariolo, ct della Spagna "mundial" e assistente ai Raptors. Il tecnico di origini bresciane ha spiegato da Toronto, dove attualmente si trova,:"Sono preoccupato per mia madre: vive a Brescia, è autosufficiente ma ha pur sempre 90 anni". Proprio la provincia bresciana, insieme alla vicina Bergamasca, è una delle zone più colpite dalla diffusione di Covid-19

A questa preoccupazione va ad aggiungersi il dolore: "per il Coronavirus ho già perso tanti amici, tra cui l'ex presidente del Real Madrid Lorenzo Sanz". "Nemmeno nel peggiore degli incubi lo avrei immaginato, Brescia la leonessa è sottomessa ad un flagello. Un'intera generazione di italiani sta scomparendo, è una pena infinita". 

Scariolo ha perlomeno potuto riabbracciare il figlio Alessandro, campione d'Europa con la Spagna Under18: "Lui gioca e studia a New York, per fortuna l'ho fatto rientrare a Toronto pochi giorni prima che blindassero tutto". Il tecnico definisce la situazione in Canada "ancora accettabile" ("siamo in lockdown ma abbiamo la nostra ora d'aria per uscire un po'"), riempie le giornate con lo studio "delle migliori azioni d'attacco" dei suoi Raptors e dedica più tempo alla famiglia: "Mi spaventa l'incertezza su cosa accadrà nel futuro".