Coronavirus, il sindaco di Lonato: "Andava seguito l’esempio della sanità israeliana"

Roberto Tardani, medico, si muove in autonomia per fornire mascherine e saturimetri direttamente alla popolazione

Roberto Tardani

Roberto Tardani

Lonato (Brescia), 29 marzo 2020 - «Continuiamo a ricevere telefonate di persone che sono a casa con la febbre, non siamo in fase di calo". Roberto Tardani parla da medico prima che da sindaco di Lonato e presidente della commissione sanità della Conferenza dei sindaci bresciani. "Sono in ambulatorio con i colleghi dalle 8 – racconta, raggiunto al telefono nella tarda mattinata di ieri - siamo in 6 e non riusciamo stare a casa. I numeri? Sono oggettivamente sottostimati. Noi gestiamo tanti pazienti che sono a casa malati, anche giovani con febbre da 10-12 giorni. Non parliamo degli anziani morti in casa di riposo con sintomi riconducibili a Covid 19".

Difficile fare la diagnosi senza i tamponi, ma molto prezioso si sta rivelando l’uso di saturimetri. "Ci siamo procurati mascherine per noi stessi che ci difendono, ed una trentina di saturimetri, che forniamo ai pazienti a domicilio, in modo che riusciamo a capire quando è il momento di mandarli in ospedale. L’ideale sarebbe seguire l’esempio degli israeliani, fornendo dei box con tablet, termometri digitali e saturimetri per gestire a distanza i pazienti sulla base di parametri vitali oggettivi". Un modello che Lonato ha anticipato in auto-gestione, ma che da settimana prossima dovrebbe partire su tutto il territorio, visto che Regione dovrebbe fornire ai medici del territorio gli strumenti per la telemedicina.

Difficile dire, invece, quando si arriverà al picco. "So che ci si aspettava un calo questa settimana – sottolinea Tardani – ma sul campo noi vedevamo che i casi erano in aumento. Del resto, la vera chiusura forse l’abbiamo avuta negli ultimi 4-5 giorni, prima c’erano persone che andavano in giro a fare jogging. I nostri volontari del gruppo forestale a cavallo ha scovato persone che facevano il picnic in collina lo scorso week-end". Un privato ha fornito al Comune un drone per andare a scovare i furbetti. "Il problema vero sono i positivi asintomatici – sottolinea Tardani – è fondamentale fare i tamponi almeno agli operatori sanitari".