Coronavirus, la scelta di Claudia:"Sono ritornata in corsia, i miei figli sono orgogliosi"

Quindici anni fa aveva deciso di dedicarsi interamente alla famiglia: "Ora mi sono sentita in dovere di dare il mio contributo per aiutare chi soffre"

Claudia Cauzzi, 45 anni, ora opera nelle strutture sanitarie del gruppo San Donato

Claudia Cauzzi, 45 anni, ora opera nelle strutture sanitarie del gruppo San Donato

Brescia, 4 aprile 2020 - Come sarà la vita dopo il coronavirus? Per molti è ancora un’incognita, ma non per Claudia Cauzzi, che una svolta l’ha già vissuta nel pieno dell’emergenza sanitaria. A 45 anni, mamma di due figli di 11 e 13 anni, Claudia ha deciso di tornare a fare l’infermiera, la professione che aveva lasciato 15 anni fa per dedicarsi alla famiglia. Una storia emblematica come quella di tanti professionisti che hanno scelto di tornare sul campo, anche dopo la pensione, in un momento così difficile. "Pensavo di aver trovato nella scuola il mio nuovo percorso – racconta, con un filo di timidezza – ero in attesa di una nuova convocazione, poi c’è stata la chiusura per l’emergenza. Quando ho saputo che la Regione cercava infermieri l’ho preso come un segno del destino. Alla base di tutto c’è il senso del dovere – sottolinea – se uno fa delle scelte, non può non sentirsi chiamato in campo".

Pochi giorni dopo aver inoltrato la candidatura, è arrivata la chiamata dal Gruppo San Donato, quindi il training iniziale. "C’è molto da fare, è un ambiente molto diverso da quello ho lasciato io 15 anni fa. I pazienti sono impegnativi, sono soli, non c’è nessuno che li accudisca quindi hanno bisogno di tutto. Non ci sono solo anziani, come ormai è noto, vedo anche molti cinquantenni. Per ora sto imparando, a breve entrerò in turno a tutti gli effetti. Preoccupata sulla possibilità di contagiarmi? In realtà abbiamo tutti i dispositivi di protezione necessari, non manca nulla".

Nota per il suo impegno civico (Claudia è consigliere di quartiere a Chiesanuova) e nel mondo del volontariato ambientalista, questa scelta di vita e professionale ha avuto un impatto importante sui ritmi famigliari. "Il piccolino mi ha fatto un mandala – racconta – sono entrambi molto protettivi ed un po’ preoccupati, ma sono anche orgogliosi. Ormai vedono medici ed infermieri come degli eroi, e mi dicono che ora sono anche io una di loro. In tanti anni che faccio volontariato, non avevo mai visto una reazione così bella". 

Un grande incoraggiamento è arrivato anche da amici e conoscenti, compreso il sindaco Emilio Del Bono, che hanno apprezzato la scelta di Claudia raccontata sui social dall’amico Guido Menapace. "Voglio ringraziare una persona speciale, un’amica speciale – ha scritto – una mamma speciale, che in questo difficile momento in cui avrebbe potuto restare tranquillamente a casa con i figli, ha ritenuto doveroso chiedere, ottenendolo, di poter aiutare gli altri, come ha sempre fatto nella vita di tutti i giorni".