Fase 2, il sindaco di Brescia: "State alle regole o dovrò richiudere"

Emilio Del Bono preoccupato dagli assembramenti fuori dai locali. Da sabato più spazio all’esterno

L’Unione sindacale di base ha protestato davanti alla sede di Aib

L’Unione sindacale di base ha protestato davanti alla sede di Aib

Brescia, 21 maggio 2020 - «Qualora registrassi anomalie pesanti, dovrei adottare dei provvedimenti. Invito gli esercizi pubblici a collaborare, perché non si debbano chiudere vie, piazze o zone specifiche della città". A pochi giorni dalla riapertura del 18 maggio, il sindaco di Brescia Emilio Del Bono invita al rispetto delle regole: l’alternativa è tornare alla chiusura, con ordinanze mirate. "Capisco che le disposizioni nazionali e dell’ordinanza regionale richiedano un impegno non banale, soprattutto per la ristorazione – sottolinea Del Bono – ma è importante che tutti siano corretti". Preoccupano gli assembramenti che si creano fuori dai locali dove le persone sostano in piedi. La Polizia locale interverrà per impedirli, ma il sindaco chiede anche agli esercizi pubblici di collaborare per disincentivarli.

Da parte sua, la Loggia si è attivata per consentire l’ampliamento fino al 50% in più dei plateatici: da sabato, già 112 locali avranno più spazio all’esterno, e man mano che arriveranno le domande saranno valutate ulteriori autorizzazioni. Inoltre, la giunta ha aggiornato ieri la delibera per l’esenzione del contributo di occupazione del suolo pubblico con le disposizioni del Dcpm: per i pubblici esercizi vale da marzo al 31 ottobre, per gli ambulanti da marzo a maggio.

A pochi giorni dalla riapertura delle aziende, si registra inoltre la manifestazione dell’Unione sindacale di base che, nel cinquantesimo anniversario dello Statuto dei lavoratori, ha protestato davanti alla sede di Aib "contro il nuovo patto sociale tra Cgil, Cisl, Uil, Confindustria e Governo", che ridurrebbe i diritti dei lavoratori.

A Bergamo invece i mercati tornano a pieno regime da oggi, grazie all’accordo raggiunto dal sindaco Giorgio Gori con le associazioni di categoria degli ambulanti di Ascom e Confesercenti. Le aree destinate a mercato devono essere tutte perimetrate, con accesso regolamentato e scaglionato in funzione degli spazi disponibili, con differenziazione dei percorsi di entrata e di uscita, e con una capienza massima non superiore al doppio del numero dei posteggi. Per far rispettare le regole ci saranno i “Covid Manager“. Bergamo Mercati, invece, in accordo con gli operatori grossisti e produttori, ha deciso di prorogare la chiusura dell’attività di vendita al pubblico nelle giornate di sabato fino a nuove disposizioni.

Resta alta l’attenzione, dunque, per evitare un incremento dei contagi che resta per ora contenuto. Ieri nel Bresciano sono stati registrati 50 nuovi positivi (per un totale di 14.249), nella Bergamasca +26 (12.633).