Brescia, boom di contagi: positivi anche giovani

Oltre 1.350 positivi, 561 in più del giorno prima e avanza l’ipotesi di una terapia intensiva al Brixia Forum. Intanto aziende e bar chiudono

Operatore al check point degli Spedali Civili di Brescia

Operatore al check point degli Spedali Civili di Brescia

Brescia, 12 marzo 2020 - Prosegue la crescita esponenziale dei contagi da SARS-CoV-2 nel Bresciano. Il dato aggiornato a ieri è di 1.351 positivi, 561 in più rispetto al giorno prima. Fino a martedì, invece, i decessi erano 37 per un totale di 125 dall’inizio del contagio. Il capoluogo ha superato quota 230 contagi (una trentina i decessi), seguito da Orzinuovi, che ne registra un centinaio. Tanto che ieri l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera ha sottolineato che "Brescia è la provincia con il maggior incremento in questi giorni". Tra i più colpiti ci sono gli anziani, ma cresce anche il numero di 30 e 40enni che finiscono in terapia intensiva negli ospedali bresciani che sono in affanno. Da ieri sono disponibili 13 infermieri, grazie all’anticipazione della seduta di laurea della Cattolica e fondazione Poliambulanza.

Al vaglio la possibilità di utilizzare il Brixia Forum per una nuova terapia intensiva, ipotesi che si scontra con le difficoltà tecniche di sgomberare l’immobile dagli allestimenti della struttura di via Caprera, che non sarebbe disponibile prima di una settimana. Potrebbe non esserci così tanto tempo. Solo in questi ultimi giorni si registrano comportamenti effettivamente rispettosi delle norme anti-contagio. Poche le persone in circolazione, molte con mascherine. Anticipando la decisione del Governo, molte attività hanno abbassato spontaneamente le saracinesche, seguendo l’esempio di 70 gestori di bar e locali che avevano annunciato tale decisione lunedì. Chiusura temporanea anche per una dozzina di aziende tra cui Beretta Armi, Alfa Acciai, Innse Cilindri. Chiudono anche i luoghi di svago, dalla ciclabile sul Garda di Limone ai mercati cittadini fino ai parchi e alle verdi dotati di recinzioni del Comune di Brescia. 

Resta per ora sotto controllo la situazione nelle carceri bresciane. Martedì mattina, alla casa circondariale Nerio Fischione, si è tenuto un incontro tra la delegazione di detenuti, la direttrice Francesca Paola Lucrezi, la comandante Letizia Tognali, alcuni agenti di polizia penitenziaria e la garante Luisa Ravagnani. I detenuti, dimostrando forte senso di responsabilità, "non hanno in alcun modo tentato di strumentalizzare la situazione". Resta il tema di ampliare in tempi brevi il numero delle misure alternative applicabili, perché "il senso civico dei detenuti non può essere l’unico strumento per affrontare l’emergenza". E intanto ieri proprio dal carcere di Brescia un imputato tunisino si è visto convalidare l’arresto per droga via Skype: in collegamento dal Tribunale c’erano il suo avvocato e il giudice.