Covid, contagi boom: Brescia vede rosso

La provincia sotto la lente del Comitato tecnico scientifico, che valuta ulteriori restrizioni. E gli ospedali iniziano a essere in sofferenza

Il sindaco di Brescia Emilio Del Bono

Il sindaco di Brescia Emilio Del Bono

Brescia, 23 febbraio 2021 - La provincia di Brescia sorvegliata speciale del Comitato tecnico scientifico nazionale, che potrebbe decidere per misure più restrittive rispetto alla zona gialla attualmente in vigore. Il presidente della Regione, Attilio Fontana, ha inviato ieri a Roma il “dossier” bresciano. La provincia, che registra ormai 700 nuovi casi al giorno, viaggia sui 300 positivi al virus ogni 100mila abitanti, vale a dire sopra la soglia critica dei 250 casi, con picchi soprattutto nella Bassa Bresciana ed in Franciacorta. Se la lettura dei numeri dei positivi può essere controversa (il rapporto tra nuovi positivi e popolazione è del 4,83%, tra i più bassi in Lombardia), preoccupano gli ospedali, che, tra pubblico e privato convenzionato, contano circa 780 ricoveri, il 40% in più rispetto a circa un mese fa. E le necessità di ricovero aumentano, tanto che da Poliambulanza sono stati trasferiti i primi pazienti a Milano, Bergamo, Cremona e Pavia. Resta stabile il numero delle terapie intensive, 65 ricoverati.

Va detto che , mentre nella prima ondata, la sola Asst Spedali Civili arrivò a contare 950 ricoverati per Covid contemporaneamente, ora l’organizzazione è tale che i pazienti vengono distribuiti tra i letti Covid del territorio e delle altre province, per evitare di intasare le strutture. "Per l’ospedale non c’è ancora stato d’ allarme, ma i numeri cominciano a diventare significativi e costringono a una grande serietà da parte di tutti", ha spiegato Massimo Lombardo, il direttore generale di Asst Spedali Civili, che conta 285 ricoverati, di cui 26 in terapia intensiva. "Gli Spedali Civili – assicura Lombardo – sono un grande ospedale, che ha la sua resilienza e capacità di assorbire sia i pazienti Covid che non Covid". In attesa della decisione del Cts, ieri mattina il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica della Prefettura di Brescia ha deciso di intensificare i controlli su aree pubbliche e parchi, metropolitana e zone turistiche dei laghi. "In città non abbiamo focolai specifici. Zona rossa? Non spetta a noi dirlo", spiega il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono. Per questa settimana non sono previste ordinanze più restrittive, ma se dovesse restare la zona gialla e se i controlli non bastassero, il sindaco potrebbe tornare a vietare la vendita di alcolici nei fine settimana, misura anti-assembramento che aveva già funzionato in passato.