Passaggio da Auchan a Conad, duemila lavoratori a rischio nel Bresciano

Aperto ieri un tavolo in Prefettura sulla vertenza: in provincia interessati oltre 30 punti vendita più le sedi di Chiari e Roncadelle

La manifestazione organizzata a Brescia dai lavoratori Conad-Auchan

La manifestazione organizzata a Brescia dai lavoratori Conad-Auchan

Brescia, 31 dicembre 2019 -  Via libera al tavolo istituzionale in Prefettura per la vertenza Auchan-Conad. Ieri mattina il capo di gabinetto Stefano Simeone ha ricevuto la delegazione dei dipendenti della catena della grande distribuzione e dei sindacalisti Filcams Cgil, Fisascat Ciusl e Uiltucs. Il passaggio in Prefettura è stata la conclusione della terza mobilitazione, con sciopero di 8 ore, promossa nel giro di poche settimane, che ha voluto accendere l’attenzione sulla mancanza di certezze occupazionali per buona parte dei punti vendita Auchan-Sma acquisiti da Conad. La vicenda nasce dalla cessione del Gruppo Auchan Retail Italia a Conad, ora diventato il primo tra gli operatori nazionali del settore della grande distribuzione organizzata, per fatturato e numero di punti vendita.

Questa operazione coinvolge, a livello nazionale, circa 18mila lavoratori di una vasta rete di vendita composta da 269 tra super e ipermercati. Brescia è una delle realtà più interessate, con oltre 30 punti vendita, più la piattaforma logistica di Chiari e la sede amministrativa Sma di Roncadelle. Il cambio di insegne è avvenuto però ancora per pochi: tra gli ipermercati ex Auchan, è diventato Conad solo il punto vendita di Roncadelle, mentre nulla è dato sapere sul futuro di Concesio e Mazzano. Per quanto riguarda l’ex rete vendita Sma, invece, solo per 17 punti vendita sui 29 totali sono stati ceduti alla società Forty, socio Conad. Restano nel limbo ancora 13 punti vendita. Tuttavia, essere nella lista dei negozi che passeranno a Conad non significa essere esenti da problemi legati a possibili processi di riorganizzazione oppure a vere e proprie ristrutturazioni, o ad eventuali cessioni a terzi di singole aree dei negozi non strettamente collegate al core business aziendale.

Al tavolo di crisi del Ministero dello sviluppo economico, sono stati già prospettati 3mila esuberi in tutta Italia. "E non bisogna dimenticare – ha ricordato Valter Chiocci– che il settore gode di tutele molto scarse nei negozi con meno di 50 dipendenti, dove non è prevista nemmeno la cassa integrazione". Tra lavoratori diretti ed indiretti, sono 2mila i coinvolti nella vertenza. La scelta di far intervenire la Prefettura è stata dettata sia dalla vastità dell’operazione Conad- Auchan che dalla necessità di uno sguardo d’insieme sul commercio a Brescia dove, dalla vicenda Mercatone Uno a quella del Freccia Rossa, si registrano forti segnali di crisi. Simeone ha dato la disponibilità della Prefettura ad incontrare innanzitutto l’azienda per avere un quadro della situazione e ad attivare un tavolo di confronto coinvolgendo tutte le parti in causa.