Collio Val Trompia, allarme scabbia a scuola

Due casi accertati alle medie, genitori preoccupati

Laboratorio

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Collio Valle Trompia, 19 ottobre 2018 - A Collio serpeggia la preoccupazione dopo che nelle scorse settimane uno studente iscritto alla scuola del paese ha contratto la scabbia: una malattia causata, principalmente, dall’acaro Sarcoptes scabiei, piccolo parassita non direttamente visibile. Anche un altro bimbo della sua famiglia è ammalato. Sono entrambi italiani. Il ragazzino attualmente non sta andando a scuola, dove tornerà quando Ats dichiarerà che non esiste rischio di contagio.

A comunicare la presenza di un caso di scabbia, mantenendo il totale riserbo sulle generalità del malato, è stata la dirigenza scolastica con una lettera recapitata ai genitori degli iscritti. «È stato segnalato da Ats – si legge nella missiva – un caso di scabbia nella scuola secondaria di primo grado “E. Margheriti”. La scuola ha messo prontamente in atto il servizio di sorveglianza sanitaria indicato dal protocollo. (…) Invito i genitori a contribuire in questa sorveglianza segnalando al proprio medico curante eventuali pruriti prevalentemente notturni ed eruzioni cutanee». Tutte le informazioni sono state fornite alla scuola e alla famiglia degli ammalati dall’Ats di Brescia, che ha spiegato le procedure da mettere in atto.

A Collio nel giro di pochi giorni la gente ha cominciato a preoccuparsi. Tra i residenti non è mancato chi ha ipotizzato che qualcuno si sia ammalato nell’ex albergo di San Colombano, dove sono ospitati diversi richiedenti asilo. Secondo alcune indiscrezioni, nella serata di mercoledì un giovane sarebbe stato condotto in ospedale a Gardone Valtrompia per alcuni esami. In paese sono state viste più volte le forze dell’ordine, che hanno fatto ingresso nell’ex albergo.

Intanto tra i residenti è stato diramato un messaggio tramite telefonini. «In questi giorni a Collio si è verificato un caso di SCABBIA*  - dice il messaggio whatsapp - sono in corso accertamenti delle forze dell’ ordine sull’albergo di San Colombano (Collio) che ospita i profughi da cui tutto sembra partito». Il riserbo è massimo, anche se Ats ha confermato la presenza di due casi in paese. La scabbia non è ritenuta una malattia grave e non è generalmente determinata dalla provenienza delle persone bensì dal parassita che la trasmette e dai contatti con chi ne soffre o tramite lenzuola o indumenti. Non è la prima volta che a Collio si parla di malattie, imputandole ai richiedenti asilo. Nel 2016 qualcuno sostenne che alcuni giovani ospiti avevano la tubercolosi. Al sindaco del paese giunse una missiva in cui si diceva che cinque ragazzi erano stati trasferiti altrove per motivi sanitari, ma non fu mai dimostrato che nella struttura ci fossero dei malati.