Cibo e farmaci verso Kiev: "I camion arrivano"

Al lavoro nel centro logistico da dove partono i soccorsi: "C’è stanchezza ma pensiamo a chi sta peggio"

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"Continuiamo a portare gli aiuti nelle città ucraine, a Kiev". Ludmilla, una delle referenti del magazzino di Folzano allestito come centro logistico da cui partono gli aiuti per l’Ucraina, rassicura sul fatto che i mezzi riempiti di aiuti continuino a raggiungere le città. Le notizie delle ultime ore arrivate dall’Ucraina facevano temere per un attacco imminente alla capitale. "Io sono sempre in contatto con chi è sul territorio – spiega Ludmilla – i nostri aiuti continuano ad arrivare". Anche ieri pomeriggio da Folzano è partito l’ennesimo camion, mentre è incessante il via vai di volontari che lavorano per gestire cibo, coperte, acqua, medicinali in partenza. Sembra per ora risolto anche il problema del trasporto, su cui incide il costo del carburante. Nei giorni scorsi, da Folzano era stato lanciato l’appello per recuperare mezzi più piccoli. "Abbiamo risolto – spiega Ludmilla – siamo organizzati bene". La stanchezza inizia a farsi sentire. "Ma pensiamo a chi è sotto le bombe". Tra i volontari c’è anche Sofia, 38enne da 9 anni in Italia. "Avete un cuore grande, ci state aiutando molto". Anche per lei sono giorni di ansia, perché la sua famiglia per ora è a Leopoli. "Mio cognato è partito oggi in guerra – racconta – mia sorella per ora non vuole lasciare la città, perché ci sono gli altri familiari, ma io ora voglio cercare di far venir lei e i suoi figli. Ogni giorno ci chiediamo quando finirà questa cattiveria". Federica Pacella