Centraline operative dopo due anni di attesa

Vie Tartaglia e Sabbioneta: saranno operative a gennaio dopo l’allaccio elettrico e alla rete internet

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Saranno operative da gennaio le due nuove centrale Arpa per la rilevazione delle concentrazioni di polveri sottili a Brescia. I due impianti, installati nel 2018 in via Tartaglia ed in via Sabbioneta, non sono ancora operativi, perché non connessi alla rete elettrica e a quella Internet, necessaria per trasmettere i dati alla sede centrale di Milano. Proprio la prolungata inattività ha portato il Tavolo Basta Veleni ad inviare una diffida ad Arpa, "per il blocco delle nuove centraline già predisposte da 2 anni". Arpa spiega che Unareti ha confermato che l’intervento in via Tartaglia è stato completato lunedì, mentre quello in via Sabbioneta sarà ultimato entro oggi.

"Pertanto, da giovedì Enel potrà attivare fornitura e, di conseguenza, la ditta incaricata potrà cominciare i lavori che non aveva ancora potuto effettuare nelle centraline, in mancanza di corrente elettrica. Dopodiché, seguirà un periodo di taratura e test della strumentazione. I tempi di attivazione dipenderanno da tutti questi fattori. Ma, come già anticipato, si prevede che le stazioni possano essere completamente operative dal mese di gennaio".

Le due nuove centraline monitoreranno le concentrazioni di inquinanti in zone critiche: quella di via Tartaglia al ridosso del ring, quella di via Sabbioneta a San Polo, tra un’acciaieria, autostrada e tangenziale. Si aggiungeranno alle due già presenti, quella del Broletto e del Villaggio Sereno, che hanno registrato rispettivamente 39 e 52 giorni di esuberi di Pm10 (sopra il bonus europeo di 35 giorni). Per questo, Basta Veleni ha anche inoltrato diffida a Regione, Provincia e Comune, "per l’inadeguatezza di azioni concrete per il contenimento degli inquinanti entro la soglia d’allarme".

F.P.