Brescia, i ragazzi di Libera nell’abitazione del mafioso

I giovani partecipano al campo di Libera nell’immobile tolto a un sodale della ’ndrangheta

I ragazzi al lavoro sono 18

I ragazzi al lavoro sono 18

Gianico (Brescia), 5 agosto 2020 - Arrivano dalle province di Torino, Lecco, Milano, Bergamo, Verona, Bologna e Brescia: ovvero da alcune delle zone più colpite dal Covid 19. E tutti hanno una immensa voglia di lavorare e prodigarsi per il prossimo. A fornire loro la possibilità di farlo è “Libera Valle Camonica“: associazione da anni in prima lotta nella lotta contro le mafie e quest’anno l’unico ad aver organizzato nel nord Italia il campo “Estate Liberi“: sette giorni di lavoro che serviranno a dare nuova vita a un immobile posto sotto sequestro in seguito a un arresto avvenuto nel corso dell’operazione Cartagine, in cui 25 anni fa vennero posti sotto sequestro 5 tonnellate e mezzo di cocaina.

Uno degli arrestati durante l’operazione, affiliato a un clan della ’ndrangheta, allora viveva a Gianico, proprio nell’abitazione che l’agenzia dei Beni Confiscati ha assegnato al Comune ormai diversi mesi fa e che è libera dall’ottobre 2019. La casa, un immobile di alcuni piani, è stata affidata, tramite bando, all’associazione Terre Unite e tramite essa all’associazione Donne e Diritti, che la utilizzerà come sede e come luogo di sostegno per le donne camune con problemi: dalle violenze domestiche ad altre emergenze che richiedano uno stallo provvisorio.

Tramite i due sodalizi è stato chiesto l’aiuto a Libera Valle Camonica. "Abbiamo raccolto la sfida anche grazie alla collaborazione del Comune, della parrocchia e di tantissime associazioni della valle – spiega Gian Battista Raffetti, coordinatore del campo – I nostri 18 ospiti dormono in palestra in tre locali, tutti a norma anticovid. La loro giornata trascorre tra gli impegni presi per sistemare la casa, che stiamo completamente svuotando e pulendo, seminari e uscite alla scoperta del territorio. La catena di solidarietà è immensa. Tanti camuni si sono messi a nostra disposizione per donare una esperienza ai nostri ragazzi, che vanno dai 17 ai 27 anni".

I partecipanti sono entusiasti. A raccontare è una dei presenti: Federica Zaniboni di Carpenedolo. "Sono qui perché già lo scorso anno ho partecipato al campo “Libera Estate“ di Crotone con il gruppo del nostro oratorio – racconta la studentessa di Formazione primaria – L’esperienza dello scorso anno mi ha formato moltissimo e ho voluto ripeterla. Sto imparando a conoscere l’ambiente che ci circonda, andando in profondità di temi che a volte a scuola non vengono trattati. Dobbiamo conoscere per evitare che certe cose tornino ad accadere. L’idea poi che la struttura servirà alle donne è davvero bellissima".