Scontro tra Tornado, chi era il capitano Mariangela Valentini: nel 2007 a Brescia vinse "Premio Coraggio"

Dal 2006 è stata assegnata a Ghedi (Brescia), Il riconoscimento al pilota donna nata a Borgomanero (Novara), è stato consegnato a Palazzo della Loggia (FOTO). L'assessore Beccalossi: "Mi disse di preferire chiamare 'Patria' il nostro Paese". Gli amici: "Mariangela era nata per volare"

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Brescia, 20 agosto 2014 - Tra i quattro piloti coinvolti nello scontro tra Tornado ad Ascoli c'è anche il capitano Mariangela Valentini. Il capitano Valentini, 31 anni,  ha partecipato ad operazioni in Afghanistan nel 2010 e in Libia nel 2011. Nata il 14 settembre 1982, originaria di Oleggio (provincia di Novara) è stata allieva all'accademia militare di Pozzuoli e si è laureata in Scienze Aeronautiche. Dal 2006  è stata assegnata a Brescia, 2006 al 6° Stormo di Ghedi (Brescia). Ѐ stata promossa Capitano il 15 settembre 2010. Alta, occhi azzurri, capelli lunghi, in una recente intervista al Tg4 raccontava "In volo non ho paura, si pensa alla missione, siamo addestrati a questo". Secondo quanto riferito, il suo corpo è stato ritrovato nel primo pomeriggio. 

IL PREMIO - Proprio la città di Brescia ha insignito la militare "pioniera dei cieli", di un premio.Nel 2007 ha ricevuto il premio Coraggio Ande (Associazione Nazionale Donne Elettrici) Brescia, "per la sua scelta di vita indice di forza d’animo, capacità tecnica e coraggio, ma soprattutto simbolo dei valori di sacrificio, onore e dedizione al Paese". La consegna del riconoscimento è avvenuta presso Palazzo della Loggia, sede del Comune di Brescia. (Le foto della premiazione). A consegnare il premio furono l'allora sindaco di Brescia Paolo Corsini e Viviana Beccalossi, nel 2007 vicepresidente della regione Lombardia. "Era stata una sensazione bellissima perché non mi era mai capitato di premiare una donna dell'Aeronautica" ricorda oggi Viviana Beccalossi. L'assessore regionale lombardo Viviana Beccalossi ha ricordato lincontro con il capitano Valentini: ''Mi disse di preferire chiamare Patria'' il nostro Paese. ''Una frase - conclude l'assessore della Giunta Maroni - che mi restò impressa e che oggi racchiude lo spirito e la forza di una donna che aveva scelto un mestiere difficile e di solito riservato agli uomini''.

L'INTERVISTA - "Spero un giorno, come tutte le altre persone - ha detto il capitano Valentini in un'intervista su Rai1 il 20 luglio, nel corso della manifestazione 'Fly for Peace 2014' - di poter avere una famiglia". Senza fare confusione tra la vita militare e gli affetti. "E' importante scindere" le due cose, ha tenuto a chiarire, chiudendola lì, con una sintesi imparata negli anni di disciplina militare. Mariangela ha poi raccontato il suo percorso, la sua scelta. "Il percorso che abbiamo seguito è esattamente identico a quello dei nostri colleghi uomini, quindi particolare diffidenza non l'abbiamo incontrata, perché una volta che si dimostra di saper fare certe cose al pari dei colleghi uomini la diffidenza viene subito spazzata via e si vola tutti insieme". 

GLI AMICI: "MARIANGELA ERA NATA PER VOLARE - "Era nata per volare": a Oleggio lo dicono tutti quelli che conoscevano Mariangela Valentini. "Da quando ho ricordo, il suo desiderio era quello di fare il pilota - racconta Sabrina, amica e vicina di casa - . Voleva proprio fare il pilota di caccia, non di linea. Era quello il suo sogno e alla fine lo ha realizzato". Dopo le scuole medie a Oleggio, Mariangela si era iscritta a un istituto paritario specializzato proprio nella formazione di piloti, il 'Francesco Baracca' di Novara. Aveva 15 anni. "Era stata l'unica del suo gruppo a scegliere quella scuola - ricorda un amico, che non vuole riferire il nome -. Lei aveva in testa una sola cosa: pilotare i caccia. Era una passione che le era nata da piccola, quando il padre la portava all'aeroporto militare di Cameri a vedere gli F35. Non mancava mai a una manifestazione aerea". Mariangela Valentini aveva perso il padre Alessandro, artigiano idraulico, quando aveva 17 anni. Ha voluto fortissimamente diventare pilota anche per lui.