Caffaro, rischio cromo esavalente: "Barriera idraulica da adeguare"

Così il direttore di Arpa Fabio Cambielli, sentito in commissione sugli effetti del sequestro del sito

L'ex Caffaro a Brescia

L'ex Caffaro a Brescia

di Federica Pacella

"Se i tempi di esecuzione del piano di bonifica sono eccessivamente lunghi, vale la pena fare una riflessione sulla possibilità di adeguare la barriera idraulica: non vorrei dover comunicare, fra qualche mese, che il cromo esavalente lo troviamo 10-15 volte all’esterno del sito industriale Caffaro". A dirlo, il direttore di Arpa Brescia Fabio Cambielli, nella commissione consigliare ambiente per fare chiarezza sugli effetti del sequestro di Caffaro Brescia sulla barriera idraulica. "Già dal 2002, la stessa Caffaro – ha ricordato Cambielli - aveva evidenziato che la barriera non era all’altezza di trattare gli inquinanti". Impensabile dismetterla: se la si fermasse il cromo VI aumenterebbe anche fino a 100 volte in più. "Dal nostro punto di vista tecnico, bisognerebbe renderla idonea, riuscire ad emungere anche dai piezometri più a Sud dove, quando la falda sale, la barriera non riesce a captare l’acqua. Quindi si dovrebbe prevedere uno specifico trattamento anche per il cromo VI, perché oggi i trattamenti consentono di abbattere solo mercurio e Pcb prima di rilasciare l’acqua della falda nella roggia Fiumicella.

Curata la ferita, come previsto dal Pob, si dovrebbero demolire gli impianti e avviare la bonifica di suolo ed acque". Il sequestro (che non riguarda comunque la barriera) non fermerà i monitoraggi: Arpa ha in programma 100 campionamenti per il 2021. Anche ieri, i tecnici di Arpa e Comune hanno messo in sicurezza, la perdita di cromo VI da una cisterna, raccogliendo il percolato con un catino ed una vaschetta nel reparto dell’ex cristallizazione clorato, in sostituzione di Caffaro Chimica. Per il commissario straordinario Roberto Moreni, tuttavia, non è corretto dire che la barriera non funziona. "A me non risulta nessun provvedimento sulla barriera nei confronti di Caffaro Chimica né di Caffaro Brescia - ha sottolineato - l’attuale pompaggio ha sortito fin ad ora l’effetto di efficacia, tanto che la stessa Arpa ha approvato il Piano operativo di bonifica". Quanto al picco di cromo VI di 1500 microgrammi nel sito, il dubbio è se il pompaggio sia sempre stato mantenuto correttamente. "Io non ho sottovalutato la barriera – ha detto Moreni, rispondendo agli attacchi di Forza Italia e M5S - ma mi sono sempre concentrato sul problema primario: trovare le sorgenti dell’inquinamento". Il sindaco ha ricordato che, nonostante l’interdizione dei vertici di Caffaro Brescia, non è comunque in discussione il mantenimento della barriera idraulica, vista la presenza del custode giudiziario.