Brescia, sulla Caffaro scontro fra Vilardi e il commissario

Commissione in Loggia dai toni accesi in cui è stato chiarito che i cantieri partiranno nella primavera del 2022, ma senza Moreni

Roberto Moreni

Roberto Moreni

Brescia, 18 settembre 2020 - Cantieri al via nella primavera del 2022 per la bonifica del sito industriale di Caffaro, ma a seguire la partita quasi certamente non ci sarà Roberto Moreni nel ruolo di commissario straordinario. "Dal punto di vista personale, considererò conclusa questa stagione con la presentazione del progetto esecutivo – ha spiegato in commissione ambiente convocata dopo l’approvazione del Pob da parte del ministero dell’Ambiente – questa cosa va incardinata su una struttura permanente, non su una figura a termine. Il mio mandato scade ad aprile, voglio consegnare il progetto esecutivo per la primavera del 2021".

In totale, oggi ci sono 70 milioni a fronte di una spesa di 78 milioni. Si potrebbero risparmiare 4,3 milioni se si cambiasse la norma che impone di portare in discarica macerie degli edifici, ancorché meno sporche dei fanghi di lavaggio tenuti nel sito per la messa in sicurezza permanente. "Sollecito i parlamentari bresciani ad intervenire – l’appello di Moreni - è solo un fatto normativo, non di tutela ambientale, che ci fa però spendere più soldi".

Acceso il dibattito in commissione. Per Michele Maggi (Lega), "la messa in sicurezza è solo un palliativo" e "non c’è nessuna certezza sui tempi, altro che svolta storica". È stato di Paola Vilardi (Forza Italia) che da assessore all’Ambiente aveva gestito il tema Caffaro dal 2008 al 2013, l’affondo più duro, con un attacco diretto a Moreni, ritenuto inadeguato: "Non c’è nulla di nuovo rispetto alla commissione di due anni fa. Se la questione è venire a strombazzare sui giornali che il Pob è stato approvato e poi qui mi dite che non c’è nulla di definitivo, un po’ di indignazione dovete sopportarla". "Chiedo di confrontare l’esito dei miei 5 anni – ha replicato Moreni – con i 5 anni di mandato dell’assessore Vilardi all’Ambiente. Mi sono trovato con un accordo di programma paralizzante, una ripartizione dei soldi cervellotica. Oggi abbiamo l’approvazione del Pob e fondi che il Ministro ha dato a Brescia perché c’era il commissario".

Per l’assessore all’Ambiente, Miriam Cominelli, "è la realtà ribaltata dire che l’Amministrazione che ha portato i finanziamenti per il Sin da 6 a 91 milioni, ha ottenuto l’approvazione del Pob, che sta bonificando a sue spese i parchi pubblici, non abbia interesse per ambiente, salute e territorio". Quanto al tema del trasferimento di Caffaro Brescia, Moreni ha ricordato che resta in capo all’azienda l’onere contrattuale dell’emungimento fino a marzo 2023.