Brescia Longobarda, un hackathon per il futuro del sito Unesco

Il patrimonio “diffuso“ necessita di un piano di gestione: quaranta esperti si incontrano sul web per progettare nuove soluzioni

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Esperti a confronto per scrivere il primo piano di gestione di un sito Unesco italiano totalmente digitale. Sono una quarantina le realtà bresciane chiamate a partecipare all’hackathon del sito seriale Unesco “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)“, che include Brescia insieme a Benevento, Campello sul Clitunno, Castelseprio, Cividale del Friuli, Monte Sant’Angelo, Spoleto. "A 10 anni dall’istituzione del sito seriale Unesco – ha spiegato l’assessore alla Cultura e vicesindaco di Brescia Laura Castelletti (in foto), già presidente dell’Associazione Italia Langobardorum – sentivamo il bisogno di una revisione del piano di gestione. La situazione contingente ha impedito di incontrarci fisicamente, per cui abbiamo pensato di realizzare il piano di gestione online". Una vera e propria sfida: gli hackathon, infatti, sono eventi ai quali partecipano esperti di vario genere e provenienza con l’obiettivo di collaborare e progettare insieme soluzioni, molto diffusi, ma mai usati prima per redigere un piano di gestione di un sito Unesco.

Cuore dell’hackathon è la piattaforma digitale www.italialongobardi.it, che comprende il portale informativo, con le principali informazioni riferite alle 7 componenti e agli elementi focali del sito nella sua interezza. All’interno della piattaforma, da ieri sono partiti i tavoli di confronto su comunicazione, gestione, infrastrutture, società e imprese. Progettualità, idee e proposte raccolte saranno presentate questo venerdì e diventeranno il punto di partenza per definire le priorità e le strategie di realizzazione dei progetti futuri per il sito longobardo, a partire dalle iniziative per i 10 anni che ricorreranno nel 2021.

Federica Pacella