Brescia capitale della Cultura 2023 Via alla convenzione con Bergamo

Ma sul percorso seguito è polemica in consiglio comunale. Previsti nelle due città 5mila eventi

Migration

di Federica Pacella

Via libera del Consiglio comunale bresciano alla convenzione con Bergamo per il coordinamento in vista di Capitale della Cultura 2023, ma non sotto il segno auspicato della concordia. La delibera già approvata dal Consiglio comunale di Bergamo, rappresenta un primo passaggio formale nella definizione dei rapporti tra le due amministrazioni. "Indica alcuni punti chiave per la gestione del processo verso Capitale della Cultura, senza entrare nel dettaglio dei contenuti, visto che il dossier sarà frutto di confronto con il territorio", ha spiegato l’assessore alla Cultura e vicesindaco del Comune di Brescia Laura Castelletti. Per ora si sa che, tra Brescia e Bergamo, nel 2023 ci saranno circa 5mila eventi. "Sarà scelto un logo – spiega Castelletti – che sarà assegnato agli eventi culturali selezionati sulla base di determinate caratteristiche". Avviata, inoltre, la mappatura di luoghi ed istituzioni culturali esistenti; si cercherà inoltre di costruire fili conduttori che tengono insieme la centralità delle aree urbane con la provincia, dai patrimoni Unesco ai percorsi enogastronomici.

Il percorso è partito, il via libera del M5S ("la convenzione è un primo passo – ha spiegato Guido Ghidini – un atto voluto e dovuto per permettere la rinascita dei territori. Si auspica il coinvolgimento dell’intero Consiglio"). Astenuti invece Lega Nord, Fratelli d’Italia e Forza Italia: non una bocciatura tout court, in attesa di vedere l’evoluzione, ma comunque una rivendicazione per il mancato coinvolgimento nella predisposizione della convenzione e per la mancata approvazione degli emendamenti. Una polemica anticipata già ieri mattina da un’intervista dell’assessore regionale alla Cultura Stefano Bruno Galli, secondo cui l’intera Regione doveva essere Capitale della Cultura. "Un’intervista a orologeria con cui entra a gamba tesa – ha criticato Castelletti – se Galli ritiene, il 2022 può essere uno splendido anno in cui la Regione può dedicare investimenti alla cultura, per avvicinarsi al 2023. Brescia e Bergamo sono una capitale unica, coinvolgeranno il territorio, e questo non potrà che far bene a Mantova, Cremona, Milano". Il sindaco Emilio Del Bono ha ricordato che sono le città a essere insignite del titolo di Capitale e che la delibera poteva essere "un momento in cui il Consiglio Comunale esprime un grande sentimento di orgoglio comune".