Brescia batte tutti: persi 7,2 metri quadrati per ogni abitante

I dati dell’ultimo quinquennio. Cancellati 900 ettari di terreno

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Una costruzione in cemento armato da 7,2 mq ogni abitante, più del doppio della media lombarda. Può essere sintetizzato così il record bresciano del consumo di suolo agricolo, con quasi 900 ettari di suolo cancellati dal cemento in 5 anni, di cui un terzo (307) tra il 2021 ed il 2020.

Anche tra i Comuni, nei primi 10 sul podio (negativo) del consumo di suolo ce ne sono 2 bresciani: Desenzano Del Garda, al 7° posto in Italia con 33,77 ettari consumati nel 2021, e Ghedi, al 9° posto con 31,67 ettari di suolo agricolo diventati cemento.

Pesano i cantieri per le infrastrutture, come l’alta velocità, e la costruzione di poli logistici, che stanno fiorendo lungo le grandi arterie autostradali, spesso legati all’e-commerce.

Negli ultimi anni, tra Castrezzato, Chiari e Roccafranca sono stati progettati o realizzati 3 poli logistici, consumando suolo agricolo, come denunciato a più riprese dai circoli locali di Legambiente, tra cui quello di Valle dell’Oglio, che ha organizzato manifestazioni e flashmob di sensibilizzazione sul tema.

Il rischio, secondo gli attivisti, è che si ripeta quanto accaduto con i centri commerciali: grandi infrastrutture ovunque, rimaste poi cattedrali nel deserto per effetto della crisi economica o del cambio dei modelli di consumo, con buona pace del suolo e dell’ambiente. F.P.