Borno, il corpo della donna fatta a pezzi “parla”: tatuaggi in tutto il corpo e smalto

Giallo della Valcamonica, diffusi i particolari dei numerosi tattoo: se qualcuno li riconosce contatti le forze dell’ordine

I tatuaggi della vittima

I tatuaggi della vittima

Borno (Brescia) - La donna fatta a pezzi e buttata come immondizia nella scarpata ai piedi della provinciale 5 a Paline di Borno amava i tatuaggi. E ora proprio ai tattoo, o ai residui di tattoo individuati nelle scorse ore dal medico legale su quei martoriati brandelli, si appigliano carabinieri e procura per darle un’identità. "Se qualcuno li riconosce o ha qualche elemento utile alle indagini si metta in contatto con le forze dell’ordine" è l’appello diramato ieri da inquirenti e investigatori con una nota in cui si invita a chiamare la centrale operativa dei carabinieri della compagnia di Breno allo 0364322800.

L’esame autoptico in corso sul cadavere, smembrato in una quindicina di pezzi sezionati con inquietante precisione chirurgica e poi chiusi in quattro sacchi neri dei rifiuti, ha permesso di individuare sulla vittima undici scritte, o parti di scritte, perché alcune sembrano essere state cancellate con il fuoco, che pure ha reso irriconoscibile il volto. “Step by step” sulla caviglia destra, “wanderlust” sulla clavicola sinistra, “elegance is the” – e il resto della frase è illeggibile – sulla schiena, fianco destro. “Be brave” sul gomito sinistro. “Fly” sul polso destro. “V” rovesciata sulla coscia destra e “VV” rovesciate sulla coscia sinistra. “Te” – parte di una scritta monca – sul dorso della mano sinistra, e ancora, piccole tracce tatuate sulle dita della mano destra, un accenno di disegno sul gomito sinistro. Infine, il gluteo destro presentava un ampio decoro maculato, che sembra ispirarsi a un tatuaggio del tutto simile a quello della popstar Elettra Lamborghini. E non si esclude che ve ne fossero altri, cancellati di proposito dal killer per ragioni insondabili, o forse, visto che le ha deturpato il viso bruciandolo, per complicare il riconoscimento.

Le frasi, in inglese fatta eccezione per la parola “te” che però appare parte di una parola cancellata, non offrono indicazioni sulla nazionalità della donna. L’inglese è un idioma globale. Stesso discorso vale per il rimando all’ereditiera-cantante Lamborghini, che può bene avere ispirato una fan di origine straniera, magari residente in Italia da qualche tempo. Ma i carabinieri hanno reso noti anche altri segni distintivi della donna senza volto e senza nome, la cui età appare incerta (anche se si ipotizza sui 30 anni). Era alta circa 1,60, di corporatura minuta -- pesava sui 50-55 kg – aveva i capelli neri e la carnagione chiara. Curava molto unghie di mani e piedi, laccate con smalto violetto e glitter argentati. La speranza è che qualche tatuatore o estetista, oppure semplicemente conoscente, riconosca qualcosa nella descrizione diffusa e contribuisca a fornire indicazioni utili.

Nessuno finora sembra averne denunciato la scomparsa della vittima. E di lei non c’è traccia nelle banche dati delle forze dell’ordine sul territorio nazionale. Mentre si attendono risultati in tal senso - e risultati sulle cause e l’epoca del decesso - chi indaga stringe il cerchio sui passaggi di auto o furgoni transitati sotto l’occhio delle telecamere dei centri abitati di Paline di Borno e di Dezzo di Scalve, all’ingresso e all’uscita di quella via tortuosa al confine tra le province di Bergamo e Brescia non inquadrata da dispositivi elettronici. La ricerca si concentra sulle giornate di sabato e la notte successiva.