Bonifica Caffaro: più certezze e fondi

Positivo incontro al Ministero che porta a 50 i milioni per il piano operativo. Sul sito avanza l’ipotesi dell’esproprio

I parlamentari bresciani a Roma con il titolare del ministero dell’Ambiente Sergio Costa

I parlamentari bresciani a Roma con il titolare del ministero dell’Ambiente Sergio Costa

Brescia, 13 novembre 2019 - Tempi certi per l’approvazione del Piano operativo di bonifica e la garanzia di risorse aggiuntive rispetto ai 35 milioni di euro già stanziati. Positivo l’incontro al ministero dell’Ambiente sul caso Caffaro, che ha visto la presenza di una folta delegazione di Comune, Provincia, Regione, Arpa, Aecom. Presente anche il commissario straordinario Roberto Moreni, la cui figura non è stata messa in discussione nonostante le polemiche della vigilia dopo l’iscrizione nel registro degli indagati per la vicenda del mercurio nello stabilimento di via Milano. Dal Ministero è arrivata la rassicurazione sulle coperture della bonifica, con lo stanziamento di 50 milioni di euro, che potrebbero diventare 70, cifra indicata attualmente dal Piano operativo di bonifica di Aecom, in fase di analisi. 

Proprio l’approvazione del Pob è stato oggetto principale dell’incontro, con il Comune che chiedeva tempi rapidi. «L’incontro è stato proficuo ed utile – ha commentato il sindaco Emilio Del Bono – abbiamo condiviso un tempo ragionevole entro febbraio per l’approvazione del Pob, contestualmente con l’accordi programma». Le tempistiche erano state comunicate in mattinata dal ministro Sergio Costa alla delegazione di parlamentari bresciani, che hanno giudicato positivamente l’incontro. Quanto al nodo dell’acquisizione dell’area, si avvalora l’ipotesi dell’esproprio, che garantirebbe maggiormente il Comune sulle responsabilità, anche penali, pregresse. I parlamentari in delegazione fanno sapere di aver ribadito la necessità di inserire, nell’accordo di programma, garanzie totali, «sia sul pregresso che su eventuali nuove situazioni, che potrebbero verificarsi».