Per i giardini di via Nullo è cominciato il ripristino

Area Caffaro, conclusione bonifica a fine mese di FEDERICA PACELLA

Ruspe e schiacciatori preparano il terreno in via Nullo (Fotolive)

Ruspe e schiacciatori preparano il terreno in via Nullo (Fotolive)

Brescia, 12 gennaio 2016 - Al via il ritombamento dei giardini di via Nullo, bonificati dal Pcb. Un cantiere aperto dal 2009, inceppatosi anche per motivi burocratici. «Il Ministero – spiega l’assessore all’ambiente Gianluigi Fondra – ha approvato la richiesta di mettere un telo di separazione tra le pareti dello scavo ed il resto del terreno». Il telo sarà inserito in parallelo al riempimento con terra pulita. La ditta ha iniziato a lavorare venerdì e dovrebbe concludere tutto per fine gennaio. Da lì si partirà per il ripristino del parco, pronto entro l’estate. Costo finale? Non oltre il milione di euro. Si pensa anche ad una ciclabile che unirà l’area al parco che dovrebbe sorgere sul sito industriale Caffaro, su cui però non c’è ancora un progetto di bonifica.

Per quanto riguarda gli altri cantieri aperti, nel giardino delle scuole Deledda-Calvino i lavori sono a buon punto. Si attende l’analisi di fondo scavo di una maglia della Deledda, dove sono stati trovati valori di diossina superiori alle attese, che ha portato a dover rifare i conti per i costi dello smaltimento. «Per il riempimento – spiega Fondra - si potrebbe partire entro un paio di mesi. A breve inizierà anche lo scavo alla Calvino».

Altro fronte aperto, il campo d’atletica Calvesi. Terminata la caratterizzazione, si può procedere col progetto di bonifica. La partita è nelle mani del commissario Roberto Moreni. La Loggia sarà chiamata in causa, invece, nella bonifica delle rogge. Sogesid era intervenuta su alcuni tratti, ma per il commissario bisogna concludere la bonifica su un’intera roggia, altrimenti il Pcb continua a viaggiare. Il Comune sarà nominato soggetto attuatore, in accordo con Sogesid. «A breve – prosegue Fondra - partirà anche la procedura per l’intero parco di passo Gavia. Nell’accordo di programma si era previsto di bonificarne solo un terzo, ma il commissario ha rimodulato i finanziamenti in modo che si lavori a tutto campo».

Si attendono ancora, infine, i 42 milioni del Ministero. «Se dovessero arrivare – commenta Fondra – abbiamo l’esperienza tale da rimodulare i programmi. Mi aspetto la buona notizia a breve». La priorità? L’emungimento delle acque sotto la Caffaro. «Ad aprile 2017 scade il contratto d’affitto dell’azienda: diventaogni giorno più prezioso poter partire», conclude Fondra. di FEDERICA PACELLA