Bimbi intossicati, sgomberata la casa-vacanze

Il sindaco ha firmato il provvedimento, gli ospiti sono rientrati in Francia. Eseguiti prelievi dell’acqua ad uso domestico

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PUEGNAGO DEL GARDA (Brescia)

Vacanza finita prima del tempo per i 27 bambini francesi ospiti di una casa privata sul Garda che sabato scorso sono finiti in pronto soccorso in preda a malesseri di massa. Colpa di un’intossicazione da cloro ingerito bevendo acqua di rubinetto, si sospetta. Il sindaco di Puegnago, Silvano Zanelli, ha prontamente emesso un’ordinanza di sgombero della struttura.

I piccoli ospiti hanno già fatto le valigie e nei giorni scorsi sono rientrati in Francia. La vicenda nel frattempo è finita sotto la lente dei carabinieri della compagnia di Salò, che hanno informato la magistratura. Un’indagine vera e propria per ora non è stata avviata perché le famiglie dei bambini coinvolti non hanno al momento sporto denuncia-querela. Ma ci sono comunque degli approfondimenti investigativi in corso, per appurare, oppure escludere, eventuali responsabilità. Lesioni colpose è il reato su cui si ragiona (procedibile appunto a querela). Nel frattempo i carabinieri della stazione di Manerba e del Nas hanno nel eseguito un sopralluogo nella grande abitazione che si affaccia su via Pizzamala, nella frazione di Mura, di proprietà di un’associazione francese che organizza campus estivi sul lago di Garda. I militari hanno allertato le autorità sanitarie, e campionamenti dell’acqua che fuoriesce dai rubinetti della casa in questione sono già stati eseguiti dai tecnici di Ats.

Prelievi di cui si attendono i risultati. I primi accertamenti sull’acquedotto, condotti domenica scorsa dal Comune e dai gestori Acque Bresciane e Garda Uno in prossimità della struttura, hanno permesso di appurare che i livelli di cloro nell’acqua sono ampiamente inferiori ai limiti di legge. Una delle ipotesi sul tavolo, è che all’interno del centro estivo fosse stato installato qualche filtro o addolcitore. Apparecchi che se non fatti oggetto di adeguata manutenzione, potrebbero avere alterato i valori idrici. Quel che è certo è che sabato sera, intorno alle 23, i piccoli ospiti, di età compresa tra i 7 ai 14 anni, e i sei educatori presenti hanno iniziato praticamente in contemporanea ad accusare difficoltà respiratorie e nausea. In molti sono stati accompagnati nei Pronto soccorso degli ospedali di Manerbio, Desenzano e della Poliambulanza. Per fortuna tutto si è risolto in tempi rapidi, i turisti si sono ripresi dopo poche ore. Il giorno seguente sono stati tutti dimessi.

Beatrice Raspa