Bambina scomparsa nei boschi, fiutate tracce: ricerche in area ridotta

Si tratta di un'area poco distante da dove la ragazzina è stata vista per l'ultima volta prima di allontanarsi di corsa

Le ricerche della bambina scomparsa a Serle

Le ricerche della bambina scomparsa a Serle

Serle (Brescia), 21 luglio 2018 -  Mentre la Procura di Brescia apre un fascicolo sulla scomparsa della bambina di 12 anni nei boschi di Serle, vengono circoscritte a circa 130 ettari sugli oltre 700 totali dell'area boschiva, le ricerche. L'area individuata è dove cani molecolari di differenti soccorritori avrebbero fiutato tracce. Si tratta di un'area poco distante da dove la ragazzina è stata vista per l'ultima volta prima di allontanarsi di corsa mentre era con altri ragazzi disabili e gli operatori della Fobap, Fondazione bresciana assistenza psicodisabili.

Domenica, alle 12 ,a Serle è atteso il prefetto di Brescia Annunziato Vardè che deciderà come proseguiranno le ricerche alla scadenza delle 72 ore dal momento in cui la 12enne è scomparsa. Il padre della ragazzina oggi ha formalmente presentato denuncia ai carabinieri. Nell'inchiesta aperta dalla Procura di Brescia al momento non ci sono indagati.

LA GITA - Il programma prevedeva una gita a Serle. Una quindicina di ragazzini, con sette educatori e cinque volontari. A metà mattina Ia ragazzina, grandi occhi neri, temperamento vivace, ha cominciato a correre e non si è più fermata. L’educatrice che la seguiva una volta l’ha bloccata ma poi le è sfuggita di nuovo. Un testimone a passeggio con un cane ha raccontato ai carabinieri di avere notato la dodicenne sgambettare mezzo chilometro avanti a tutto il gruppo, che tentava affannosamente di reggere il suo passo. La cagnolina che l’uomo aveva con sé deve avere contribuito a spaventare la 12enne, ormai irraggiungibile. Da giovedì l’altopiano si è trasformato nel quartier generale di vigili del fuoco, carabinieri, soccorso alpino, protezione civile. Anche venerdì dall’alba 20 squadre con 150 uomini hanno battuto palmo a palmo, via terra e via cielo, un’area di 20 chilometri quadrati. In azione, speleologi del soccorso alpino, sub dei pompieri, cani molecolari, due elicotteri (dei vigili del fuoco e dell’aereonautica militare).