Contesa fra mamma e papà: da 9 giorni non va a scuola

Il tribunale ha affidato la bambina (11 anni) in via esclusiva al padre e la madre la tiene chiusa in casa

Le proteste a sostegno della madre

Le proteste a sostegno della madre

Brescia, 19 aprile 2019 - Da mercoledì 10 aprile Angela, la piccola bresciana contesa tra mamma e papà, non va a scuola. Il padre, nonostante la decisione dei giudici del Tribunale di Brescia, non solo non ha potuto accoglierla nella propria casa, ma non è mai riuscito a vederla, perché la bimba è sempre rimasta chiusa nella casa della sua mamma.

Nelle scorse settimane la piccola, con una sentenza del Tribunale di Brescia, è stata affidata in via esclusiva al papà, a causa di quella che i giudici hanno definito «inadeguatezza genitoriale della madre, incompatibile con l’affidamento condiviso».

In particolare, si legge sempre nella sentenza, la donna «non si è attivata per preservare la relazione padre e figlia, ma alla luce dei fatti descritti, può dirsi si sia adoperata – più o meno consapevolmente- a minarne le fondamenta». Non solo. I giudici nel provvedimento definiscono il padre un «genitore adeguato, dotato di buone competenze e sinceramente interessato a recuperare la relazione con la figlia». In questi giorni gli assistenti sociali che si occupano del caso hanno depositato la loro relazione dei fatti in Procura a Brescia, come ordinato dalla sentenza nel caso in cui si sospetti un «pregiudizio della minore» e che quindi non ne tuteli l’interesse, che dovrebbe essere prioritario. Intanto la signora è sostenuta dal Gruppo Facebook Salviamo la piccola Angela, che conta quasi duemila iscritti, molti dei quali non conoscono il padre della scolara. Nonostante le decisioni dei giudici, papà Stefano (nome fittizio per tutelare la privacy di Angela), anche se in questi giorni riuscisse a vederla per qualche minuto, quasi sicuramente dovrà trascorrere un’altra Pasqua lontano dalla sua bambina. L’ultima trascorsa insieme risale a otto anni fa.