Brescia, l'allarme delle aziende: "Mancano gli operai"

I giovani sono pochi e impreparati: la sfida è reperire personale adatto

Mancano gli operai nelle aziende

Mancano gli operai nelle aziende

Brescia, 30 dicembre 2018 - Operai specializzati, tecnici informatici e in ambito ingegneristico, meccanici. Sono questi i profili più ricercati dalle imprese bresciane che però faticano a trovare nuove leve tra i nativi digitali. È quanto emerge dall’analisi del Servizio Studi della Camera di Commercio di Brescia, sulla base dei dati del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal. La buona notizia è che le aziende hanno bisogno di nuovo personale. Tra dicembre 2018 e febbraio 2019, si stimano circa 31.400 assunzioni programmate, con un’impennata rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso (+13,8%), decisamente sopra la media regionale (+9,8%) e quella nazionale (+8,3%). Guardando ai singoli settori, più della metà delle assunzioni previste dovrebbe essere assorbita dai servizi, in particolare dal commercio (4.510 richieste), dal turismo (3.820) e dai servizi alle persone (3.170). Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, l’industria recupera tre punti percentuali.

Le maggiori richieste vengono dalle aziende attive nella metallurgia e nella produzione di beni in metallo (5.540), dalle industrie meccaniche (3.120) e da quelle chimico-farmaceutiche, plastica e gomma (1.290). Guardando alla dimensione delle imprese che offrono lavoro, la maggior parte arriva da Pmi: il 34% da imprese con 10-49 addetti, il 29% da quelle fino a 9 addetti. Avanzano, però, anche le grandi imprese: il 15% di quelle che assumeranno conta più di 250 addetti (erano il 10% l’anno scorso), il 22% ha tra i 50 ed i 249 addetti. Se le intenzioni delle imprese sono positive, nonostante il rallentamento dell’economia degli ultimi mesi, la vera sfida sarà quella di reperire il personale adatto. Nell’ultimo trimestre, le imprese bresciane hanno avuto difficoltà a trovare il 35% delle risorse umane che erano state previste, contro il 25% dello stesso trimestre dello scorso anno. 

Tale crescita è dovuta sia al numero ridotto di candidati che alla mancanza di requisiti professionali tra chi ha risposto agli annunci di lavoro. Un problema, quello del reperimento dell risorse umane, che più volte è stato segnalato anche dalla Confindustria bresciana, secondo cui nei prossimi cinque anni mancheranno 100mila tecnici per il sistema industriale provinciale. Tra le abilità più richieste ai candidati, c’è l’applicazione di soluzioni creative ed innovative (22%, contro il 18% dello scorso anno). Per quanto riguarda le professioni più richieste, ai giovani può essere utile sapere che le aziende bresciane cercano 5230 operai specializzati nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche, 1520 operai nelle attività metalmeccaniche di altri settori, 1500 tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione. Tra gli indirizzi di studio, i più richiesti dalle imprese sono la qualifica professionale a indirizzo meccanico e il diploma a indirizzo meccanico.