Aziende e sostenibilità Il focus è sull’ambiente

Meno attenzione al sociale per la ricerca dell’Osservatorio della Cattolica e di Confindustria con Fondazione Sodalitas

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La sostenibilità? Per le imprese bresciane è ancora un elemento collaterale nelle attività aziendali, con un focus che è soprattutto sull’ambiente, mentre l’aspetto sociale resta ancora un po’ al palo. Sono alcuni degli aspetti emersi dall’ampia ricerca realizzata dall’Osservatorio per il Territorio (OpTer) della Cattolica e da Confindustria Brescia, con Fondazione Sodalitas, che ha mappato le azioni di sostenibilità di oltre 350 aziende bresciane; alla presentazione, nel nuovo campus di Cattolica di Mompiano, anche il prorettore Giovanni Marseguerra, direttore di OpTer, e Franco Gussalli Beretta, presidente di Confindustria Brescia. L’indagine svolta da Davide Fedreghini, Tommaso Ganugi per Confindustria e da Daniela Bragoli, docente dell’Università Cattolica, ha interessato un campione di 354 imprese bresciane con oltre 23mila addetti e un fatturato complessivo di 12,4 miliardi di euro. Solo il 15% del campione, di fatto, ha una o più risorse umane interamente dedicate alla sostenibilità, il 41% ha una o più risorse che si dedicano ad esso in modo parziale, mentre il 45% non ha risorse dedicate. Ci sono ampi spazi di miglioramento anche sul fronte comunicativo: il 68% delle imprese non comunica all’esterno obiettivi e risultati in materia di sostenibilità; chi lo fa, predilige bilancio di sostenibilità e sito web aziendale.

A fare da traino sono soprattutto le grandi imprese, mentre le piccole e medie faticano ad ingranare, sia sul fronte delle risorse dedicate che sulla comunicazione. Tra i settori, i più all’avanguardia sono quelli dei metalli e della moda. Per quanto riguarda le aree di interesse, l’ambiente (e forse non è un caso in una provincia con tante criticità come Brescia) è l’oggetto principale di interesse: il 63% è impegnato a ridurre le emissioni in atmosfera, l’80% nella gestione dei rifiuti, il 55% negli scarichi idrici. Per quanto riguarda la sostenibilità sociale interna, diversità e inclusione stanno iniziando a entrare nella sensibilità aziendale (il 69% delle imprese intervistate se ne sta occupando). Tra gli interventi già attuati, guidano la classifica culturanazionalità (78%), genere (77%) e disabilità (62%). Solo un 38% pensa alla genitorialità, con politiche di conciliazione dei tempi lavoro-famiglia; il 42% non si preoccupa di attirare talenti. Poco significativi, infine, i numeri sulla sostenibilità sociale esterna. Eppure la sostenibilità non è solo una questione etica: le società con i migliori risultati di bilancio sono anche quelle con la maggiore tendenza alla sostenibilità, e viceversa. Federica Pacella