Assalto al treno dopo la disco, i residenti: escono dal Number One, ce li troviamo in casa

Nel Bresciano, a Borgonato di Corte Franca e Torbiato di Adro, cresce la protesta: "Succede di tutto, è come trovarsi in un film dedicato alle gang"

Corte Franca (Brescia), 20 luglio 2022 -  "A Borgonato viviamo nella paura che accada qualcosa di grave, a noi o a qualche giovane. Personalmente non lo escluderei e mi aspetto che la situazione presto precipiti. Sono stato vittima di un episodio sconcertante". A raccontare è Alex M., 45 anni, residente a Borgonato di Corte Franca in un condominio non distante da dove i giovani dalla stazione passano per andare alla discoteca Number One. Ieri il video dell'assalto al treno da parte dei ragazzi è diventato virale. E chi vive qui non ne può più: "Mi è capitato di rientrare a casa verso le 23 di un sabato sera, giusto poco dopo l’arrivo dell’ultimo treno da Brescia. Un gruppo di 50 ragazzi mi ha fermato e alcuni di loro sono saliti sul cofano e hanno iniziato a ballare. È stato come trovarsi in un film dedicato alle gang che ci sono in altri paesi. Ho avuto timore per me stesso, quindi non ho detto nulla".

Non solo: "Un’altra sera un gruppo di miei conoscenti che stava cenando all’aperto in un giardino privato, si è visto aggredire da un gruppo di giovani che hanno saltato la recinzione. Ne è nata una rissa. Qui, quando il Number One è aperto, non si vive più. E la mattina, quando i ragazzi rientrano dalla notte in discoteca è anche peggio. Molti sono stralunati, per non dire altro. Le ragazzine si mettono in mutande e prendono il sole sui binari e se qualcuno apostrofa i presenti viene pesantemente insultato". A Borgonato non si contano i furti e i danneggiamenti, per non parlare della sporcizia

Non ne possono più nemmeno in Località 4 vie, alla Norcineria Polastri, dove il parcheggio di fronte all’esercizio commerciale è diventato una sorta di campeggio per chi va a ballare. "E quando i giovani se ne vanno – spiega il titolare Ivan Palazzi – lasciano tutto sporco. Ci troviamo a raccogliere sacchi e sacchi di spazzatura. Io, inoltre sono un padre, mi preoccupo per quei ragazzi. Ho personalmente chiamato più volte il 112 perché li ho visti stare male".