Arrestato per uno scambio di persona

Brescia, imprenditore accusato di avere un conto all'estero per il transito di denaro sporco. Ma il presunto colpevole era un omonimo

Guardia di finanza

Guardia di finanza

Brescia, 23 gennaio 2021 - Nei film e nei libri è la classica scusa di chi è stato pescato con le mani nella marmellata. "Non c'entro nulla. C'è stato uno scambio di persona". Raramente il tentativo disperato di giustificarsi va a bersaglio.

Una delle persone coinvolte nell'ambito di un'inchiesta coordinata dalla procura di Brescia su evasione fiscale, riciclaggio e indebite compensazioni, che martedì ha portato all'arresto di 24 persone, è invece riuscito a dimostrare agli inquirenti di essere finito fra gli indagati per sbaglio. Proprio per un errore di persona.

Alessandro Faustini, noto imprenditore bresciano attivo nel settore delle cave, era finito ai domiciliari con l'accusa di riciclaggio per un presunto conto all'estero su cui sarebbe transitato parecchio denaro.

Davanti al gip di Brescia che ha condotto l'interrogatorio di garanzia dopo l'esecuzione dell'ordinanza, Faustini ha dimostrato di essere davvero estraneo all'inchiesta come aveva detto fin dal suo arresto.

C'è stato davvero uno scambio di persona: il conto estero era intestato a un Alessandro Faustini diverso, che di professione fa il muratore e non l'imprenditore. Il giudice ha immediatamente annullato il provvedimento e Faustini è tornato in libertà