Concesio, via al super argine per il fiume Mella

Lunedì iniziano le opere di innalzamento dei bordi

Un'esondazione del Mella nella Bassa bresciana

Un'esondazione del Mella nella Bassa bresciana

Brescia, 4 novembre 2018 - La pesante  ondata di maltempo che a inizio settimana ha flagellato anche il Bresciano, ha riportato all’attenzione il problema degli argini dei fiumi troppo spesso lasciati all’incuria e per questo incapaci di contenere la piena dei corsi d’acqua ingrossati dalle forti piogge. Creare una protezione da eventuali esondazioni del fiume Mella, lungo il tratto che scorre a Costorio (una delle frazioni che compongono il Comune di Concesio) è una delle finalità dei lavori di adeguamento in quota dell’argine posto a diretto contatto con il flusso della corrente della sponda sinistra del corso d’acqua che dalla Valtrompia scende a valle.

L’altro obiettivo dell’importante progetto di riqualificazione e messa in sicurezza è quello di superare una volta per tutte il vincolo di inedificabilità dell’area dove sorgerà il tanto atteso depuratore di Valtrompia. Da domani il via ai lavori che per 185 giorni, questo il programma previsto dal progetto presentato dall’ Azienda Servizi Valtrompia, muteranno il volto all’argine che per 1.200 metri verrà rialzato alla sommità. A questo intervento farà seguito tutta una serie di lavori che prevedono l’aumento in altezza anche di tutte le opere che corrono lungo l’argine, dai muretti agli attraversamenti passando per tutti in manufatti presenti.

Una volta completato il lavoro di “sopralzo” dell’argine verrà ripristinata l’illuminazione pubblica lungo la pista ciclabile del Mella che per tutta la durata dei lavori subirà chiusure (sono previsti percorsi alternativi che cambieranno man mano che il cantiere avanzerà) lungo il tratto interessato dal consolidamento. L’intervento di messa in sicurezza prevede anche la creazione di nuove zone verdi per la mitigazione ambientale e servirà alla Servizi Valtrompia di mettere in atto una nuova pulizia dell’argine attraverso un massiccia opera di disboscamento e decespugliatore selettivo della vegetazione sul rivestimento delle scarpate interne. Questa, insieme all’innalzamento dell’argine, dovrebbe essere l’iniziativa più utile per prevenire in futuro pericolose e disastrose esondazioni come quelle che a inizio settimana hanno interessato non solo la Valtrompia, ma un po’ tutta la provincia di Brescia.

Il peggio sembra essere alle spalle ma la giornata da tregenda che lunedì ha investito tutto il territorio, dalle valli fino alla Bassa senza risparmiare i laghi, ha messo in ginocchio diverse realtà. La Valcamonica è pronta ad esempio a chiedere lo stato di calamità. A farsi portavoce delle difficoltà dei Comuni camuni è stata la Regione. "Ho chiesto ai sindaci di compilare le schede per la quantificazione dei danni subiti – spiega Fabio Rolfi, l’assessore regionale all’Agricoltura – Tutta questa zona va messa al più presto in sicurezza".

Lentamente sta tornado alla normalità anche il resto della provincia dove per giorni alcuni Comuni sono rimasti senza luce e isolati per le vie di comunicazione interrotte per la pioggia e le forti raffiche di vento che hanno soffiato per ore.