Anziana accusò di stupro giovane romeno:"Messinscena per incastrarlo, il dna è del vicino"

È una delle tesi degli inquirenti dopo gli esami di laboratorio sulle tracce biologiche. Il legale del 32enne arrestato e poi scarcerato: "Li denunciamo per calunnia e simulazione di reato"

Carabinieri

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Brescia, 25 novembre 2016 -  Un'altra incredibile svolta nella vicenda della 87enne della provincia di Brescia, che all'inizio di ottobre si è rivolta ai carabinieri raccontando di essere stata violentata nella sua abitazione dal vicino di casa, un 32enne romeno. Secondo quanto emerso, il romeno padre di famiglia sarebbe però vittima di una messinscena. È una delle tesi degli inquirenti dopo che esami di laboratorio hanno stabilito che le tracce trovate sulle lenzuola del letto della donna e sull'intimo sono riconducibili a un 69enne, anch'egli vicino di casa dell'anziana signora.

Il giovane romeno venne subito arrestato, ma settimana scorsa è stato scarcerato perché il profilo biologico del liquido seminale trovato sulle lenzuola del letto teatro della violenza denunciata e sulla biancheria dell' anziana non corrispondeva al suo. Stando a quanto riferito, la donna, dopo aver consumato un rapporto sessuale con il vicino 69enne, avrebbe voluto incastrare il romeno, residente nella loro stessa palazzina, con il quale la donna aveva avuto contrasti in passato. "Ora li denunciamo per calunnia e simulazione di reato", ha commentato l'avvocato Cristian Mongodi, legale del 32enne romeno tornato in libertà.