Ancora un incendio doloso Caccia al piromane dei boschi

A Berzo Demo altri cinquanta ettari distrutti, trovati inneschi. Danni al Sentiero della memoria

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di Milla Prandelli

Potrebbe essere entrato in azione un piromane seriale, che agisce per motivazioni ancora non noti, ma che sta dando alle fiamme i boschi di Berzo Demo, sia sulla sinistra, sia dalla parte della località Forno Allione sia da quella dell’abitato, delle varie frazioni e dei vari paesi della Valsaviore.

"I dubbi sono pochi – spiega il dirigente della Comunità montana di Valcamonica, Gian Battista Sangalli – dietro alcuni incendi vi è sicuramente la mano dell’uomo. E potrebbe essere sempre la stessa".

Nel giro di 15 giorni nei boschi del paese si sono accesi ben cinque diversi fronti e altri inneschi sono stati trovati, anche se il tentativo di appiccare le fiamme non è andato a buon fine.

Nel caso dell’ultimo incendio sarebbero stati trovati ben due inneschi, piazzati lungo il “Sentiero della memoria“.

Il danno, specie in quest’area sarebbe incalcolabile, non solo per i 50 ettari di bosco andati in fiamme. "Il sentiero era stato risistemato lo scorso anno – spiega Sangalli – era anche stata rifatta tutta la cartellonistica che serve a segnalare sia la direzione da seguire per arrivare alla località Loa, dove ci sono alcuni dei manufatti più interessanti, tra cui un fortino, ma anche per indicare dove si trovano quelli sparsi attorno all’itinerario che da fondo valle sale a circa 1000 metri di quota. Molti di essi si sono anneriti. Nei prossimi giorni cercheremo di capire meglio cosa è successo e l’entità dei danni, che non sono solo storici, ma anche paesaggistici e naturalistici".

Chi si troverà a salire dal sentiero della memoria, troverà il paesaggio completamente cambiato.

Le fiamme si sono avvicinate pericolosamente all’abitato di Berzo Demo, dove gli abitanti ora hanno paura di quello che potrebbe accadere. L’incendio ha fortunatamente deviato il percorso, senza toccare Loa, dove ci sono malghe, baite e una torbiera di interesse comunitario. Per spegnerlo sono intervenuti 5 elicotteri e un canadair, i vigili del fuoco e una trentina di volontari dell’Antincendio Boschivo della Comunità montana della Valcamonica.