A2A e teleriscaldamento Bollette meno care dal 2023

Rigoni: "Quando caleranno gas ed energia elettrica, scenderemo anche noi"

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di Federica Pacella

Bisognerà aspettare il 2023 per veder scendere le bollette del riscaldamento, comprese quelle dei 21mila edifici bresciani collegati alla rete del teleriscaldamento. "La gestione è complessa", sottolinea Luca Rigoni, ad A2A Calore Servizi, che ha risposto alle polemiche delle ultime settimane circa gli aumenti delle bollette (+74% contro il +95% del gas) nonostante il teleriscaldamento sia alimentato da rifiuti del termoutilizzatore, accumuli, e calore delle acciaierie Ori Martin e Alfa Acciai. "Nell’alimentazione della rete – sottolinea Rigoni - una quota è integrata col gas, che pesa per il 30% su tutto l’anno, mentre nei mesi invernali è del 50%. I rifiuti? Usarli per il riscaldamento non è a costo zero, perché significa “drenarli“ dalla produzione di energia". La multiutility sta comunque “ribaltando“ sui clienti il credito d’imposta ottenuto per la quota di parti rinnovabili nella produzione di calore, pari a 4,2 milioni di euro nel 2021, in aumento il prossimo anno. Inoltre, è stato sottoscritto l’accordo con le associazioni dei consumatori per la rateizzazione delle bollette. Secondo le proiezioni fatte dalla multiutitliy, per una famiglia tipo con consumi medi di 12mila kwh termici annui, nel primo trimestre 2022 la bolletta con teleriscaldamento è di 1699 euro (972 nei primi tre mesi del 2021), quella del gas 1922 euro (989 euro un anno fa); a fine anno, si scenderà 1668 euro per il teleriscaldamento, 1911 per il gas (1807 con gli sgravi). "Quando scenderanno gas ed energia elettrica, scenderemo anche noi, questo è palese – sottoliena Rigoni - ma non succederà prima del 2023". Tra le spese che A2A copre c’è anche la manutenzione dei 670 km di rete: circa un centinaio le perdite riparate ogni anno. Proprio una delle ispezioni ha portato ad individuare una perdita importante in via Milano, riaperta poco più di due mesi fa dopo un anno e mezzo di lavori (sostituiti 600 metri di rete). "Non è stata sostituita prima perché avrebbe significato ritardare di un mese i lavori di riqualificazione, per i quali il Comune aveva delle scadenze – spiega Ezio Zanoni, responsabile manutenzione rete Brescia – inoltre l’ispezione sulla tubazione aveva dato esito positivo". L’intervento partirà il 21 febbraio e durerà fino al 3 marzo; via Milano resterà aperta, mentre ci saranno variazioni su via Manara e via Villa Glori.