Tempi e fondi sono abbozzati, ma di certo c’è che il museo di scienze naturali che il Comune di Brescia ha messo in cantiere sarà l’unico museo a vocazione scientifica che si realizzerà nei prossimi anni in tutta Italia. Per questo, secondo quanto spiegato dall’Amministrazione guidata da Emilio Del Bono, al ministero dei Beni Culturali hanno già espresso grande interesse per il progetto bresciano, che potrebbe essere sostenuto da fondi del Pnrr (Piano nazionale di resistenza e resilienza). L’impegno economico non sarà indifferente: lo studio di fattibilità redatto dai personale del settore Edilizia del Comune con i progettisti di Tectoo (già partner di Renzo Piano Building Workshop) ed i consulenti di Codice Edizioni, parlano di un range che va dai 32 ai 44 milioni di euro.
Il progetto, che dovrebbe veder la luce non prima del 2026, è di grande impatto: al posto dell’attuale museo di via Ozanam (quasi completamente inagibile), sorgerebbe un nuovo edificio in vetrate, legno e acciaio, con tre corpi collegati da strutture ispirate alle falesie, che richiamano le montagne dell’ambiente circostante.
"In questi quattro anni e mezzo – spiega l’assessore alla Cultura, Laura Castelletti (nella foto) – abbiamo continuato ad occuparci del contenuto. Oggi al Museo lavorano in 10 rispetto alle 6 persone occupate iniziamente nel 2018. Ora andiamo verso un nuovo contenitore, che supererà i problemi di vulnerabilità sismica e che diventerà un nuovo fiore all’occhiello del nostro patrimonio".
F.P.