Brescia, 3 gennaio 2013 - L'accento lievemente romano non nasconde le sue origini bresciane. Da Brescia, del resto, Alessia Ricci, 30 anni, è andata via a 19 anni quando, dopo la maturità classica all’Arnaldo, si è trasferita a Milano per studiare Scienze Politiche. Una scelta dettata dalla passione, ma che, nonostante la partecipazione a molti concorsi, non le ha ancora aperto le porte del lavoro. Nel capoluogo lombardo conosce quello che diventerà il papà del suo bimbo, Luca, 3 anni, e con lui si trasferisce in quel di Roma, finché la storia non finisce. Oggi Alessia vive a Taranto, con Luca e il suo nuovo compagno. Fin qui, sembrerebbe la storia di una ragazza normale, a cui la vita non ha regalato nulla.

A febbraio 2013, la svolta: una scoperta, di quelle che capitano solo al cinema. Gli ingredienti del nuovo capitolo della storia di Alessia sono di quelli che accendono la fantasia. Una vecchia cantina, delle fotografie in bianco e nero. Non proprio un forziere, ma un buono postale fruttifero del valore nominale di 100.000 lire, che oggi vale 350.000 euro. «Finché non arrivano i soldi sto con i piedi per terra», spiega Alessia, mentre un filo di emozione le fa tremare la voce.

Tutto comincia quando Alessia, la madre, il padre e lo zio decidono di vendere la casa dei nonni materni, in via Edmondo De Amicis a Brescia. «Nel fare le pulizie, abbiamo trovato un involucro con vecchie foto, lettere, documenti e questo buono del 1953, di uno zio deceduto senza figli. Al momento non abbiamo neanche sospettato che potesse valere qualcosa, finché un conoscente non ci ha parlato di un’associazione che si occupava di riscuotere vecchi titoli».

In estate, Alessia si rivolge all’Agitalia (www.agitalia.info), che fa stimare il titolo dal consulente contabile. Il risultato, un valore monetario attuale, tra interessi, rivalutazione e capitalizzazione, di 345.000 euro. Alessia ha conferito mandato all’ufficio legale dell’associazione per recuperare la somma da Poste italiane e dal ministero delle Finanze. La richiesta di rimborso è stata inoltrata il 10 dicembre.

di Federica Pacella