Brescia, 22 dicembre 2013 - È dietro l’angolo il processo per Claudio Grigoletto, il pilota 32enne in cella accusato di aver ucciso il 29 agosto scorso nell’ufficio dell’Alpi Aviation do Brasil, a Gambara, la sua dipendente e amante Marilia Rodrigues Silva Martins, la quale attendeva un bimbo da lui. Il pm Ambrogio Cassiani ieri ha depositato il decreto di giudizio immediato. Ora il gip dovrà fissare la prima udienza in Assise. Nessun dubbio per l’accusa: Grigoletto, sposato e con due bimbe piccole, avrebbe organizzato l’eliminazione di Marilia, 29 anni, per disfarsi di un ostacolo alla ritrovata serenità familiare. Approfittando della debolezza della ragazza, per la gravidanza problematica ormai al quarto mese, l’uomo l’avrebbe stordita con un violento schiaffo facendola scivolare a terra per poi strangolarla. Deve rispondere di omicidio aggravato dalla premeditazione, dalla minorata difesa della vittima e dai motivi abietti, oltre che di tentata soppressione di cadavere e procurato aborto.

La difesa avrà tempo due settimane dalla notifica per scegliere il dibattimento o il rito abbreviato: stando alle ultime indiscrezioni pare che gli avvocati opteranno per l’abbreviato condizionato all’escussione di due consulenti di parte. Il castello accusatorio è fondato su prove scientifiche – per esempio il sangue dell’imputato e della vittima rintracciato sul Land Rover di Grigoletto – e su un crescendo di comportamenti contraddittori del pilota. Il quale prima ha negato il rapporto con Marilia, poi ha tentato di deviare i sospetti tirando in causa Andrea Arrighi, ex della vittima, e infine provando ad appioppare la paternità a un amico comune, Paolo Zadro. Salvo poi nell’arco di 24 ore ritrattare e ammettere di essere lui il padre, e una settimana dopo confessare il delitto, rendendo però una versione a metà tra la legittima difesa e l’omicidio preterintenzionale.