Barbariga, 13 luglio 2013 - Un violentissimo temporale si è abbattuto questa mattina nella Bassa Bresciana e ha causato diversi  danni e allagamenti. Non solo forte vento e pioggia ma anche chicchi di grandine grandi come acini d'uva sono caduti dal cielo provocando disagi alla popolazione. Fra i centri più colpiti dal maltempo Barbariga, Pompiano, Chiari, Verolavecchia e Verolanuova. Sono caduti alberi e qualche tetto scoperchiato. Innumerevoli le chiamate al centralino dei vigili del fuoco e altrettanti gli interventi tutt'ora in corso.

In tilt anche la circolazione ferroviaria. A causa del maltempo sulle linee Brescia-Cremona e Cremona-Mantova la circolazione è interrotta dalle 6.25 tra San Zeno e Olmenteta, e che sulla Codogno-Mantova la circolazione e’ interrotta dalle 7.20 tra Piadena e Gazzo Pieve S.G.

"Il tornado – spiega la Coldiretti Lombardia – fra le 5 e le 6 ha devastato stalle, campi di mais e di soia sull’asse che da Brescia scende verso Chiari, Dello, Manerbio, Verolanuova, Offlaga e poi è arrivato nel Cremonese colpendo i comuni di Gabbioneta Binanuova, Ostiano, Pessina Cremonese, Cappella de Picenardi, Ca d’Andrea, Torre de’ Picenardi, Cingia de Botti, Scandolara Ravara, Solarolo e Gussolasi, Casalmaggiore e Rivarolo del Re".

“Già questa primavera fredda e le piogge intense hanno ritardato fino a due mesi le semine riducendo anche del 40 per cento le previsioni di resa su mais, orzo, cereali, ortaggi e frutta – spiega Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti Lombardia – questa tempesta perfetta che si è abbattuta sui territori fra Brescia e Cremona ha finito il lavoro e compromesso in modo definitivo la situazione. Adesso è più che mai urgente che venga concesso lo stato di calamità. Quest’anno i danni del maltempo in Italia hanno superato il miliardo di euro. Una stagione con una congiuntura di eventi così negativa non si ricordava da anni”.

I tecnici della Coldiretti bresciana e cremonese sono già in campo per monitorare i danni alle coltivazioni e alle strutture. Per quanto riguarda le produzioni, in alcuni casi il danno è stato quasi del 100 per cento, con la coltre di ghiaccio che, alle 11 del mattino, era ancora sul terreno. Gli agricoltori sono anche dovuti intervenire con gli spalaneve per spostare il tappeto di grandine. A Offlaga il tornado ha scoperchiato un allevamento di suini. Nel Cremonese numerose piante divelte, sono stati rasi al suolo interi raccolti danni rilevanti ai tetti delle stalle e dei capannoni.