Brescia, 13 marzo 2013 - Dopo un viaggio di quattro ore in auto sono arrivati agli Spedali Civili di Brescia intorno alle 17 i genitori di Sofia, la bambina fiorentina di 3 anni e mezzo affetta da una grave malattia
degenerativa
. La coppia ha accompagnato la piccola, che domani nel primo pomeriggio sarà sottoposta alla seconda infusione di cellule staminali ottenute con il metodo della Stamina foundation onlus, dopo il via libera arrivato dal ministero della Salute.

"Siamo molto contenti" ha detto la mamma di Sofia, Caterina Ceccuti, con la piccola in braccio, avvolta in una coperta. ''Finalmente sembra davvero che le cose si siano smosse. La bambina - ha detto - può finalmente ricominciare la terapia, speriamo senza ulteriori interruzioni in modo che si possano vederne gli effetti''.

Il pensiero della madre è andato anche agli ''altri bambini che hanno la stessa patologia e stanno aspettando''. ''Un aspetto importante da considerare sempre - ha voluto specificare il padre di Sofia, Guido De Barros - è che queste sono terapie che prevedono un ciclo di infusioni e che quindi ci deve essere una continuità terapeutica. Noi ora siamo qui per una seconda infusione, che già avverrà distante dalla prima. Per cui è già un'anomalia".

L'obiettivo dei genitori di Sofia è questo: arrivare ''a un ciclo completo di terapie, ovvero cinque infusioni, e poi altre cinque, fin quando ce ne sarà bisogno. Intanto cominciamo con questa, dopo questa battaglia. Ma siamo sicuri - ha concluso Guido - che grazie a chi ci vuole bene avremo garantiti i diritti alla salute, alla continuita' terapeutica. In una parola siamo fiduciosi".