Brescia, 16 maggio 2012 - Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, ha disposto un’indagine amministrativa presso l’Azienda Ospedaliera Ospedali Civili di Brescia per verificare il rispetto delle norme circa i trattamenti eseguiti con cellule staminali preparati dalla Stamina Foundation Onlus. L’AIFA ha vietato all’Azienda di effettuare prelievi, trasporti, manipolazioni, coltura, stoccaggio e somministrazione di cellule umane previsti dall’accordo tra ospedale e Stamina.

In data 8-9 maggio 2012, rende noto il ministero della Salute, il Comando Carabinieri per la tutela della salute - Nas di Torino, in esecuzione di delega emessa dalla Procura della Repubblica di Torino, a firma del PM Raffaele Guariniello, ha effettuato un sopralluogo ispettivo, di accertamento, di acquisizione e di documentazione presso gli Spedali Civili, coadiuvati da personale ispettivo AIFA, per verificare i dettagli tecnici relativi alla produzione e alla somministrazione di cellule staminali a pazienti in cura presso il suddetto ospedale.

Con proprio atto l’AIFA, ‘’sentito il Ministro della salute e in via cautelare, ha vietato all’Azienda Ospedaliera Spedali Civili di Brescia di effettuare prelievi, trasporti, manipolazioni, coltura, stoccaggio e somministrazione a pazienti di cellule umane previsti dall’accordo di collaborazione tra l’azienda ospedaliera e la Stamina Foundation’’.

LA REPLICA DELL'OSPEDALE - “Corre l’obbligo di precisare che le attività svolte nella struttura ospedaliera sono state eseguite nel rispetto delle previsioni normative, e mediante il ricorso alle tecnologie ed all’esperienza specifica maturata dal Laboratorio, in linea con le conoscenze del mondo scientifico internazionale”. E’ questa la posizione della direzione generale degli Spedali Civili di Brescia, dopo che il ministero della Salute ha disposto un’indagine amministrativa nell’azienda ospedaliera lombarda per verificare - ha comunicato oggi il dicastero - il rispetto delle norme sui trattamenti eseguiti con cellule staminali preparate dalla Stamina Foundation Onlus. L’associazione, fondata nel 2009 dallo psicologo Davide Vannoni, è oggetto di un’inchiesta da parte della Procura di Torino.

“In relazione alle notizie secondo cui sarebbero disposte indagini per verificare la correttezza delle modalità con le quali sono state eseguite terapie che prevedono l’utilizzo di cellule staminali senza adeguati controlli - si legge nella nota della direzione generale - appare corretto evidenziare che l’Azienda ospedaliera Spedali Civili di Brescia, nel corso del 2011, ha avviato un programma di terapia che prevede la somministrazione di cellule staminali in casi selezionati (in base alla mancata efficacia delle terapie tradizionali) e ciò secondo quanto previsto da un decreto del ministro della Salute del 2006. L’attività è stata avviata dopo l’espletamento di una compiuta istruttoria e previa informazione delle competenti autorità, che in alcuni casi ne hanno sollecitato la prosecuzione”.

“A seguito di un’ispezione compiuta dai Nas dei carabinieri di Torino, in esecuzione di una delega di indagine della Procura della Repubblica di quella città, alla quale hanno partecipato anche funzionari dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) - prosegue l’ospedale - è stata inibita a questa azienda ospedaliera, con provvedimento del direttore generale dell’Aifa, la prosecuzione della terapia e di tale provvedimento sono stati già informati i pazienti”.

Gli Spedali Civili puntualizzano che “i risultati delle terapie, per i quali sono ancora in corso le opportune valutazioni cliniche, hanno consentito di escludere qualsiasi effetto collaterale e nell’unico caso temporalmente apprezzabile (verifica al quarto mese di terapia) è stato registrato un soggettivo miglioramento della patologia.
L’Azienda ospedaliera è a disposizione delle autorità per fornire tutti i necessari chiarimenti e ha già interessato i propri legali per le opportune valutazioni e le eventuali iniziative”.