Brescia, 30 aprile 2012 - Anche gli hacker entrano in azione per difendere i beagle di Green Hill, l'allevamento di cani per la vivisezione di Montichiari, scavalcando stavolta i recinti telematici. Attivisti di Anonymous hanno attaccato il sito dell'Associazione italiana per la lotta contro l'Aids (Anlaids), che per alcune ore fino ha mostrato un comunicato di sostegno al blitz animalista di ieri contro l'allevamento di cani beagle Green Hill, per il quale dodici persone sono finite in carcere. "Vogliamo mandare loro un forte messaggio di solidarietà - afferma Anonymous - e a tutti coloro che si battono per dare voce a chi non ce l'ha. Ci scagliamo contro l'industria della vivisezione: pratica barbara, arretrata e sanguinaria finalizzata alla sofferenza e al profitto delle avide Lobbies".

La stessa Anlaids viene chiamata in causa sul suo sito. Queste le parole sotto il titolo "Occupy Green Hill": "Salve, Mengele del nuovo millennio - si legge -. La vostra Associazione deturpa il reale fine della ricerca scientifica con insanguinate atrocità: quelle della vivisezione. Pratica oramai superata da tecniche valide e prive di crudeltà, la sperimentazione animale è moralmente e scientificamente inaccettabile. Se Voi assaltate la Vita - conclude Anonymous - noi assaltiamo i Vostri siti".

Ma gli hacker non si sono limitati a questo. Poco prima, un analogo attacco di Anonymous aveva avuto come obiettivo il sito della Riccò Alete, azienda di Mantova fornitrice di Green Hill che distribuisce e commercializza apparecchiature e strumenti medicali veterinari. Qui il messaggio hacker online chiede la liberazione degli arrestati, sostenendo le ragioni del blitz e criticando l'attività dell'allevamento