Brescia, 30 giugno 2011 - La morte di Imad El Kaalouli, il giorno dopo, s’arricchisce di particolari che non stravolgono le prime ricostruzioni, ma consentono d’avere un quadro più preciso di un rapporto di lavoro degenerato in tragedia. Il padre di un ristoratore che crivella di colpi un cameriere marocchino di 19 anni. Gli elementi raccolti dalla Mobile della Questura di Brescia stanno consegnano un quadro sempre più preciso del periodo trascorso dal giovane nel ristorante “Il Gattopardo”, a Desenzano del Garda.
Non è stata a quanto pare solo una questione di soldi, di denaro con cui avrebbe dovuto essere liquidato il cameriere che voleva tornare nella propria nazione per sposarsi. C’erano tensioni al Gattopardo tra il giovane e la moglie di chi due giorni fa ha sparato. Il giovane avrebbe risposto ai richiami con parole quali «non ho paura di te anche se sei la moglie del padre del titolare». Questo ed altro avrebbe portato a incrinare i rapporti tra la famiglia che gestisce Il Gattopardo e l’immigrato, fino alla decisione d’interromperli, di porre fine.
E si è fissata quindi la data del 27 giugno, di un pomeriggio caldo, seduti a un tavolino, una strada tra il ristorante e lo sciabordio delle onde del lago di Garda. Si sono seduti in tre al tavolino: chi ha sparato, chi è morto e la consulente del lavoro che, inevitabilmente, essendo sopravvissuta alla tragedia, è diventata un testimone chiave.
La discussione tra Gioacchino Farruggio e Imad El Kaalouli diventa sempre più vivace. Farruggio a un certo punto dice: «Entro nel ristorante, vado a prendere una penna». E uscirà in effetti impugnando qualcosa che scriverà la parola fine all’esistenza di Imad El Kaalouli. E’ una semiautomatica calibro 7,65 con matricola abrasa, quindi assolutamente illegale. Ma questo, alla fine, conta poco.
Di certo, Farruggio la punta contro il giovane che, forse complice l’età, non riesce a non rispondere: «Cosa vuoi fare? vuoi spararmi?». Farruggio replica: «Se sei un uomo entra in albergo». Imad El Kaalouli lo ascolta. Ne uscirà ore dopo, per essere caricato sul carro funebre. Ieri Farruggio è stato interrogato dal Pm Claudia Moregola e si è avvalso della facoltà di non rispondere. In serata ha incontrato in carcere gli avvocati.
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