Brescia, 13 novembre 2010 - I rappresentanti della comunità senegalese di Brescia intervengono con una conferenza stampa sul decesso di Saidou Gadiaga, il loro connazionale morto domenica dopo essersi sentito male nella cella di sicurezza della caserma Masotti, comando provinciale dei Carabinieri di Brescia.  "Quando è stato tratto in arresto, Saidou ha fatto vedere un certificato medico che portava sempre con sè in cui si attesta che soffriva di asma - ha spiegato Abdou Ndao, vicepresidente dell'Associazione dei senegalesi di Brescia - I militari hanno visto che aveva con sé l’inalatore che serve nel caso di una crisi.

 

Ci chiediamo perché non sia stato accompagnato subito presso una struttura adeguata e piantonato lì visto che già nella serata di venerdì (il giorno dell’arresto) aveva dato segnali di sofferenza" L'associazione dunque non accusa nessuno ma, in attesa dell'autopsia, si limita a chiedere se i soccorsi siano stati tempestivi e se il 36enne senegalese, agli arresti per violazione della legge sull'immigrazione, sia stato tenuto in un luogo adatto alle proprie condizioni di salute.