Brescia, 8 novembre 2010 - Un blitz congiunto delle forze dell’ordine ha sgomberato stamattina alle prime luci dell’alba il presidio di immigrati in piazzale Cesare Battisti a Brescia che notte tempo da sabato scorso portava solidarietà ai sei stranieri che si erano arrampicati sulla gru del cantiere Metrobus che protestavano contro la «sanatoria truffa». Carabinieri e Polizia hanno identificato almeno una decina di persone che ora sono state portate in caserma ed in questura. I sei immigrati sulla gru nel vedere il blitz hanno per protesta dato fuoco ad alcuni striscioni ed hanno ribadito la volontà di buttarsi di sotto.

 

Forti momenti di tensione si sono vissuti quando alcuni militanti del centro sociale magazzino 47 sono arrivati sul posto e sono volati insulti e spintoni con le forze dell'ordine in tenuta antisommossa. Il leader del magazzino 47 Umberto Gobbi, è stato arrestato e altre persone sono finite in manette. Grande tensione nel quartiere che è completamente blindato dai mezzi delle forze dell’ordine, che hanno creato un cordone in Piazza Cesare Battisti e in Piazza Loggia per non far transitare nessuno. Della gente si è messa ad urlare «siamo stanchi, queste cose nei loro paesi non succederebbero». Molto agitati anche i sei immigrati accampati a oltre trenta metri di altezza, che corrono avanti e dietro lungo il braccio meccanico urlando slogan, sventolando i propri vestiti: «Non siamo animali, basta polizia».

 

In mattinata uno dei sei immigrati che protestano sulla gru si è infilato un cappio intorno al collo legando la corda al braccio meccanico della struttura, dove l'uomo si è poi seduto con le gambe a penzoloni nel vuoto. I vigili del fuoco hanno cominciato intanto a collocare reti di protezione sotto alla cabina della gru che i manifestanti hanno occupato 9 giorni fa. Le operazioni di messa in sicurezza sono state però osteggiate da un lancio di bulloni da parte degli stessi immigrati. La situazione in piazzale Cesare Battisti resta ad altissima tensione. Nel cantiere del metrobus, dove è in corso la protesta, è stata portata anche un'autoscala.

 

In fondo a via san Faustino almeno 120 persone si sono radunate all’altezza dell'omonima chiesa fronteggiando il cordone di sicurezza per mostrare solidarietà ai manifestanti accampati sulla gru. Le forze dell'ordine schierate in assessto antisommossa hanno ripetutamente respinto la folla. Anche dopo il blitz avvenuto alle prime ore dell'alba si sono dunque registrati degli scontri: la polizia ha caricato i manifestanti e alcune persone si sono gettate a terra urlando e piangendo. Alcuni attivisti sono stati portati via con la forza e accompagnati in questura come era avvenuto a piu’ riprese nelle prime ore del mattino.

 

Damiano Galletti, segretario generale della Camera del Lavoro di Brescia sarebbe inoltre pronto a salire in cima alla gru per "’convincere le persone che vi si trovano sopra a consentire l’istallazione di una rete di sicurezza’’. Lo rende noto la Cgil provinciale di Brescia che annuncia un incontro tra lo stesso Galletti e il Prefetto di Brescia questo pomeriggio. ‘’Il primo diritto dei sei migranti arrampicati sulla gru a Brescia e’ alla vita - si legge in una nota - e la prima responsabilita’ di un Paese civile e’ di fare il possibile per salvaguardarla’’. Secondo il sindacato bresciano, ‘’la situazione di stallo senza che nessuna azione e nessuna trattativa sia aperta, aumenta in modo considerevole i rischi che questo dramma si trasformi in tragedia".

 

La Questura di Brescia intanto non fornisce alcun dato sul numero di persone portate negli uffici di via Botticelli per accertamenti e su eventuali provvedimenti di fermo o arresto, anche se, secondo quanto si apprende, questi ultimi potrebbero essere diversi. Da altre fonti si apprende però che alcune delle persone condotte stamane in Questura sono state lasciate andare in quanto, evidentemente, non sono stati presi nei loro confronti provvedimenti restrittivi. Da quanto riferito dai loro legali, si tratterebbe di cinque persone, mentre la situazione degli altri fermati che si trovano tuttora in Questura e’ al vaglio degli investigatori. Nel primo pomeriggio era giunta alla Procura di Brescia una sola richiesta di convalida di arresto riguardante un immigrato.

 

In questi minuti c'è dunque una situazione di stallo, con la polizia che presidia in forze piazzale Cesare Battisti, dove nel cantiere della metropolitana si trova la gru, e le vie limitrofe per impedire l'accesso dei manifestanti. Attualmente non sembra esserci una trattativa in corso tra i dimostranti, sopra e sotto la gru, e le Istituzioni.