Brescia, 17 giugno 2010 - Condanna confermata ieri in Appello per don Marco Baresi, 41 anni, ex vicedirettore del seminario, 7 anni e 6 mesi per violenza sessuale su un minorenne che frequentava la scuola media del seminario e detenzione di materiale pedopornografico. Il sacerdote si è sempre dichiarato innocente.
«Prendiamo atto della sentenza. Il reato per cui don Baresi è stato condannato è tra i più odiosi e come Chiesa bresciana viviamo con tristezza questo momento» dice la Curia diocesana in una nota diffusa dal suo portavoce don Adriano Bianchi.

 

Dopo aver ribadito che in casi come questo sono «sempre doverosi il rispetto e la cautela», la Curia esprime «solidarietà alle vittime di ogni abuso» e ricorda la presunzione di innocenza fino a una sentenza definitiva.
«Il vescovo di Brescia Luciano Monari — dice la nota — ha ancora fiducia che don Marco possa dimostrare la sua innocenza e sta predisponendo una lettera per i sacerdoti della diocesi affinché questa dolorosa prova possa essere vissuta da tutti con spirito di fede».


Don Baresi, che è agli arresti domiciliari a Chiari in casa dei genitori, ieri non era in aula quando, dopo tre ore di camera di consiglio, il presidente della Corte d’Appello Rosaria Genalizzi ha letto la sentenza. C’erano invece i suoi sostenitori, i «FreeDon», ragazzi e ragazze, suore, famiglie, che hanno creato un sito di solidarietà.
«Questa è la giustizia italiana, che schifo» ha detto una di loro lasciando il palazzo di Giustizia. Nessun commento dall’accusa, il pg Domenico Chiaro che aveva chiesto la conferma della condanna di primo grado, nè dalla difesa, gli avvocati Stefano Lojacono e Luigi Frattini.

 

Era il 26 novembre del 2007, quando, dopo settimane di indagini condotte nel riserbo più assoluto, la squadra mobile ha arrestato don Baresi. In estate il ragazzo aveva raccontato prima a una psicologa poi alla polizia di aver subito tre anni prima, quando aveva 14 anni, abusi sessuali da don Marco. Durante una perquisizione la polizia aveva poi trovato nel portatile del sacerdote le tracce di circa 180 file a contenuto pedopornografico scaricati dalla rete tramite eMule.
L’arresto di don Baresi era stato un altro duro colpo per il seminario di via Bollani a Mompiano dove dove era stato nominato dopo che il suo predecessore era stato allontanato per un’accusa analoga.