Pedalate verdi e camminate nella storia in provincia di Brescia

Panorami mozzafiato ma anche storia e natura da vivere a portata di famiglia

La pista ciclopedonale di Limone del Garda

La pista ciclopedonale di Limone del Garda

Fuori dalla zona rossa c'è la primavera che aspetta: un'occasione per programmare una gita nelle prossime settimane per sgranchirsi le gambe e la mente dopo tanto tempo chiusi in casa. L'occasione è a portata di mano: a pochi passi da Brescia c'è solo l'imbarazzo della scelta fra passeggiate nella storia e pedalate nel verde, all'insegna del turismo lento, tra le incisioni rupestri Patrimonio Umanità dell’Unesco e case museo con parchi secolari, e poi le fortezze, le limonaie del Garda e le spettacolari Piramidi di Zone.

Per gli amanti della bicicletta la Ciclopedonale dei sogni di Limone sul Garda è considerata la passerella più spettacolare d’Europa: è un tragitto slow con uno strepitoso panorama sul lago, adatto anche a famiglie con bambini, e percorribile anche la sera perché illuminato. E poi c'è la Vello-Toline, antica litoranea del lago d’Iseo oggi riqualificata, con circa 5 chilometri di percorso mozzafiato a strapiombo. Immersa nella natura è la Ciclovia dell’Oglio, eletta ciclabile più bella d’Italia agli Italian Green Road Awards 2019, che si snoda dalla Valle Camonica al lago d’Iseo, per poi seguire lo scorrere lento del fiume in pianura.

In Franciacorta è possibile invece scegliere fra cinque itinerari eno-ciclo-turistici fra vigne, antichi borghi e cantine, alla portata di tutti e dedicati ciascuno ad una tipologia di Franciacorta. Ai più sportivi, agli appassionati di mountain bike, slow bike e road bike la Greenway delle Valli Resilienti offre - fra Brescia, la Valle Trompia e la Valle Sabbia - 3500 chilometri di puro divertimento tra ciclabili, percorsi su strada e itinerari più impervi, suddivisi per vari gradi di difficoltà.

Per chi ama le camminate lente, dalle rive del lago d’Iseo ai boschi della Valle Camonica si snodano la Via Valeriana e il Cammino di Carlo Magno, due percorsi paesaggistici, storici e culturali da percorrere a tratti, oppure in un trekking di più giorni. La Via Valeriana è un antico tracciato che va da Pilzone sul lago d'Iseo a Edolo, dove si biforca per proseguire, da una parte fino all’Aprica, dall’altra fino al passo del Tonale, collegando così la Valle Camonica con la provincia di Sondrio. Lungo 140 chilometri e diviso in 9 tappe, ripercorre l'antica strada realizzata dal generale romano Gaio Publio Licinio Valeriano per poter spostare il più velocemente possibile le truppe.

Il Cammino di Carlo Magno parte da Lovere e arriva a Ponte di Legno. L'itinerario segue antichi sentieri seguendo le orme di Carlo Magno, che la leggenda vuole sia passato in Valle Camonica. Si sviluppa per circa 100 chilometri ed è diviso in cinque tappe fra chiese, borghi e siti storici. Da non perdere il lago Moro, piccolo gioiello incastonato tra le montagne sopra Darfo Boario Terme, il parco delle incisioni rupestri di Foppe di Nadro e quello di Naquane a Capo di Ponte, primo sito Unesco della Valle Camonica. Nella “Valle dei Segni” sono otto i parchi camuni iscritti al Patrimonio mondiale dell’Umanità. Passeggiando fra radure e boschi affiorano dal terreno migliaia di rocce istoriate nel corso 10mila anni, dal Paleolitico al Periodo Romano (sono circa 200mila le figure già catalogate e studiate). Innanzitutto quello di Naquane a Capo di Ponte, dove su 104 rocce, sono raggruppate oltre 30mila figure, la maggiore concentrazione scoperta al mondo. Sempre a Capo di Ponte si trova il Parco archeologico comunale di Seradina e Bedolina, a Cemmo misteriosi sono i due grandi massi isolati nel prato che diedero il via un secolo fa agli studi sulle incisioni camune. Altri graffiti si ammirano nella Riserva naturale Incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo e nei Parchi di Sellero, Osimo e Luine a Darfo Boario Terme.

Dalla storia alla natura, meritano una tappa a parte le limonaie, i giardini d'agrumi dell'Alto Garda. Storiche strutture a terrazzamento un tempo utilizzate per la produzione di arance e limoni, sono uniche al mondo nel loro genere, e testimoniano un’attività che, nel passato, ha avuto un ruolo molto importante per l’economia del lago, che nel 1700 esportava i suoi limoni in tutt’Europa. La loro struttura balza subito all'occhio per l'originalità, con pilastri di candide pietre sovrapposte circondati su tre lati da alte mura affacciate verso il lago. In queste serre venivano coltivati non solo i limoni, ma anche aranci e cedri, destinati quasi esclusivamente alla fabbricazione dell'"acqua di cedro", profumatissimo liquore. Alcune sono state restaurate e aperte al pubblico, come la limonaia Pra de la Fam a Tignale, la Malora a Gargnano e la Limonaia del Castel a Limone sul Garda. Oltre alle visite guidate, vi vengono organizzate degustazioni ed è possibile acquistarvi prodotti tipici. Alla limonaia La Malora si può preparare (e portarsi a casa) un profumato sciroppo concentrato di limoni: è una delle esperienze che si possono fare nel bresciano proposte da Make in Brescia, prenotabili dal sito www.visitbrescia.it.

Lasciano senza fiato anche le 'Fate di pietra', come le chiama la gente del posto. Sono le piramidi di erosione più imponenti d’Europa. Le Piramidi di Zone si raggiungono salendo da Marone, pittoresco borgo sulla sponda bresciana del lago d’Iseo. Si tratta di imponenti guglie alte fino a 30 metri, sormontate da un macigno, con funzione di cappello protettore: modellate dall'erosione delle acque, sono i resti dell'antico ghiacciaio che circa un milione di anni fa ricopriva tutta la conca del lago d'Iseo. Al ritirarsi del ghiacciaio, le acque hanno iniziato ad erodere il terreno, dando forma alle attuali piramidi. All’interno della Riserva naturale istituita nel 1984 , un percorso di circa un’ora semplice e adatto anche ai bambini - con indicazioni e spiegazioni sulle caratteristiche del territorio e le dinamiche del fenomeno - permette l’accesso a questo spettacolo. L’accesso alla riserva è libero e gratuito. Per informazioni: www.visitbrescia.it