Il Brescia Calcio è in vendita: dove sono gli acquirenti?

Le vicende della società di via Solferino volgono sempre più verso una cessione del club, ma per il momento gli imprenditori locali sembrano più che freddi all'idea di poter intraprendere la nuova, difficile avventura

Massimo Cellino, ex presidente del Brescia

Massimo Cellino, ex presidente del Brescia

Brescia, 23 novembre 2022 - Anche se sul campo tornerà solo domenica 27 (alle 15 al “Rigamonti” arriverà la Spal), il Brescia in queste ore delicatissime sta disputando una partita di importanza fondamentale. Quello che è in gioco, in effetti, è il futuro stesso della società di via Solferino, il cui destino è sempre più sospeso. Al di là delle speranze della tifoseria, il sodalizio biancazzurro sta facendo i conti con le questioni giudiziarie che stanno coinvolgendo a livello personale Massimo Cellino.

In questo momento il club viene seguito da un amministratore giudiziario (il dottor Pierangelo Seri) e sembra proprio che gli sviluppi che riguarderanno il Brescia FC saranno indissolubilmente legati all’azione che verrà portata avanti dal Tribunale e dallo stesso Cellino. Una situazione difficilmente conciliabile con le esigenze di una società di calcio e che, anche per questo, sembra indirizzare l’intera vicenda verso la cessione (si continua a parlare di una possibile base di partenza di trenta milioni di euro). Una spinta più che rilevante in questa direzione è giunta dall’amministratore giudiziario, che ha diffuso un comunicato nel quale ha specificato in modo dettagliato le modalità da seguire per chi fosse interessato all’acquisto del Brescia. Una presa di posizione, con tanto di spiegazione dell’iter burocratico (mail comprese) da seguire per poter avviare la complessa procedura d’acquisto, che ha fatto capire che, in effetti, la società di calcio in questo momento è da considerarsi in vendita.

Servono certezze e una libertà di manovra che, visto come stanno le cose in questo momento, Massimo Cellino ben difficilmente può assicurare. Lo stesso Cellino, che ha saputo solo in un secondo tempo la mossa dell’amministratore giudiziario, si è detto più che perplesso di un gesto che avrebbe provocato anche seri danni economici. Schermaglie che non devono far dimenticare, però, quello che sta diventando sempre più il nodo fondamentale dell’intricata vicenda. Almeno fino a queste ore, infatti, all’orizzonte non si vedono imprenditori o gruppi che intendono (o sono disposti) a rilevare il Brescia FC. Sta proprio in questa perdurante mancanza di pretendenti la situazione più delicata da analizzare e da risolvere in chiave futura. Senza dubbio la riunione del Cda di martedì 29 novembre proporrà una nuova punta di questa ormai lunga telenovela.