Brescia-Torino 0-4, esordio choc in panchina per Fabio Grosso

Rondinelle svagate e senza idee alla prima partita con il nuovo allenatore. E i tifosi inneggiano a Corini...

Andrea Belotti realizza il primo dei due rigori (Lapresse)

Foto Gianluca Checchi/LaPresse 09 11 2019 Brescia (Italia) Sport Calcio Brescia Torino Campionato italiano di calcio Serie A 2019 2020 Nella foto: goal Andrea Belotti su rigore 0-1 Photo Gianluca Checchi/LaPresse 09 11 2019 Brescia (Italia) Sport Soccer Brescia Torino Italian Football Serie A 2019 2020 In the picture: goal Andrea Belotti on penalty 0-1

Brescia, 9 novembre 2019 - Inizia nel peggiore dei modi l’avventura di Fabio Grosso sulla panchina del Brescia. Le Rondinelle, apparse molli e senza idee, sprofondano nella partita più brutta della stagione e vengono trafitte con un impietoso 4-0 da un Torino che trova al “Rigamonti” una preziosa iniezione di energia per riprendere il proprio cammino fin qui piuttosto altalenante. Sulla gara pesano in modo decisivo i due rigori, trasformati da Belotti, che nel primo tempo hanno spianato la strada ai granata, mettendo ulteriormente i crisi i biancazzurri, rimasti in dieci dal 41’ per il doppio giallo rimediato da Mateju. La formazione di Grosso nella ripresa non è mai riuscita a rimettere in discussione l’incontro che si è concluso con i cori in favore di Eugenio Corini (non presente al "Rigamonti", ma sempre evocato e pensato…).

La gara si apre con le Rondinelle che dopo 4’ hanno la prima fiammata. Spalek riesce ad affondare e a crossare verso il centro dove, però, Ayè non controlla a dovere la sfera, mentre alle sua spalle Romulo arriva con un istante di ritardo. La risposta del Toro non si fa attendere e prima una sventola di Meité termina sull’esterno della rete, mentre all’8’ Belotti costringe Mateju ad un intervento provvidenziale per impedire la conclusione dell’attaccante granata. Al 15’ il Torino guadagna una insidiosa punizione dal limite. Della battuta si incarica Verdi e sul tiro dell’ex partenopeo l’arbitro ravvisa un fallo di mano in barriera. Il direttore di gara non ha dubbi e assegna un rigore che Belotti trasforma con una botta potente e precisa, rendendo vano il tentativo di Joronen, che pure era riuscito ad intuire la direzione della palla. Nell’azione il signor Guida ammonisce anche Cistana, che “festeggia” così con un giallo la prima convocazione del ct Mancini in nazionale. Passano solo 9’ e il neo-azzurro è ancora sfortunato protagonista. Il difensore bresciano perde malamente un pallone che fa scattare la ripartenza degli ospiti che vanno prontamente al tiro con Belotti. Mateju cerca di rintuzzare il tentativo dell’attaccante granata e, dopo aver consultato il Var, l’arbitro decide di punire il suo intervento con il secondo rigore della giornata. Si ripete il duello dal dischetto tra Joronen e Belotti, che anche questa volta non sbaglia e firma il raddoppio per i suoi.

Il Brescia non riesce a reagire. Bisogna attendere fino al 34’ per attendere un nuovo tiro in porta, ma sono ancora i granata a provarci, con Meité che però non inquadra lo specchio della porta. Il pubblico del “Rigamonti” comincia a spazientirsi per la prova dei suoi e partono i cori che chiedono in campo Donnarumma e plaudono all’esonerato Eugenio Corini. Le cose si fanno sempre più complicate per la squadra di Grosso, che al 41’ rimane in dieci per il secondo giallo subito da Mateju, punito per un fallo su Belotti. La punizione di Verdi resta senza esito, mentre il tecnico delle Rondinelle cerca di ridisegnare la sua squadra e adotta un 4-4-1, con Romulo che arretra tra i difensori e Balotelli che rimane unica punta davanti ad un centrocampo composto, da destra a sinistra, da Ayé, Tonali, Bisoli e Spalek. Il primo tempo si chiude senza altri episodi degni di nota e la ripresa si apre con l’ingresso di Martella al posto di un Balotelli che non è riuscito a farsi vedere. Il pubblico continua a manifestare la sua insofferenza ed è ancora Meité a cercare il primo tiro dopo 2’, ma la sfera sorvola la traversa.

Il Brescia cerca di radunare le energie per impostare una reazione e al 6’ guadagna un calcio di punizione da posizione interessante. Ci prova lo specialista Martella, ma la conclusione termina alta. Al 9’ Ansaldi appoggia a Verdi che manda fuori di poco, mentre all’11’ giunge la prima, vera occasione per la Rondinelle con Sirigu che in pochi secondi si rende protagonista di un doppio, decisivo intervento per negare la gioia del gol che potrebbe riaprire la contesa prima ad Ayé e poi a Spalek. Il portiere granata è reattivo anche al 15’, quando riesce a neutralizzare un colpo di testa di Magnani. La formazione di Mazzarri non si limita a gestire il prezioso vantaggio e torna a farsi minacciosa al 23’, quando Belotti obbliga Joronen ad una difficile deviazione in angolo per neutralizzare una conclusione da ottima posizione. Alla mezzora arriva così il tris per i granata. Laxalt si invola sulla fascia e porge a Berenguer il pallone per il 3-0 che spegne definitivamente le residue speranze di rimonta della squadra biancazzurra. L’agonia di un Brescia ormai incapace di reagire non è però ancora finita e al 36’ Berenguer si ripete per il poker che manda definitivamente al tappeto le Rondinelle, davvero troppo brutte per essere vere e costrette ad un serio esame per cercare di ritrovare quella strada maestra che con il Torino non si è nemmeno intravista. BRESCIA-TORINO 0-4 (0-2) Brescia (4-3-2-1): Joronen 6; Sabelli 6, Cistana 5,5, Magnani 5,5, Mateju 5,5; Bisoli 6, Tonali 6, Romulo 6; Spalek 6 (14’ st Donnarumma 6), Ayé (38’ st Zmrhal sv); Balotelli 5,5 (1’ st Martella 6). A disposizione: Alfonso; Gastaldello; Ndoj; Mangraviti; Morosini. All: Fabio Grosso 5,5. Torino (3-5-2): Sirigu 6,5; Izzo 6, Nkoulou 6, Bremer 6; Aina 6,5, Rincon 6, Lukic 6 (21’ st Laxalt 6), Meite 6,5, Ansaldi 6 (33’ st De Silvestri 6); Verdi 6 (17’ st Berenguer 6,5), Belotti 6,5. A disposizione: Ujkani; Rosati; Lyanco; Edera; Millico; Djidji. All: Walter Mazzarri 6,5. Arbitro: Guida di Torre Annunziata 6. Reti: 16’ pt (rig.) e 26’ pt (rig.) Belotti; 30’ st e 36’ st Berenguer. Note. Ammoniti: Cistana, Mateju; Ansaldi; Lukic; Magnani; Meité; Tonali – espulso: 41’ pt Mateju (doppia ammonizione) - angoli: 4-4 – recupero: 1’ e - spettatori: 14.000 circa.